Ottenuto da uve Chardonnay in purezza, frutto di un assemblaggio di vini prodotti con uve coltivate in diversi ambienti della Franciacorta, senza ombra di dubbio il Millè Villa Crespia rappresenta uno spumante (di tendenza grazie alla particolarissima, originale, fashion bottiglia) di svolta, potenzialmente, o meglio già in grado di rappresentare (quindi) uno nuovo modo di concepire il cosiddetto Metodo Franciacorta.

Prima infatti di essere messo in bottiglia per subire la seconda, tipica fermentazione franciacortina, Millè è affinato in acciaio per oltre 30 mesi mantenendo così in costante agitazione il deposito fine ricco di lieviti. Dopo questa lunga (protetta dall’ossidazione) sosta sulla feccia fine, il vino viene imbottigliato con lo sciroppo di tiraggio e, in bottiglia rifermenta per altri 30 mesi e più. Senza ombra di dubbio, l’affinamento iniziale in acciaio, cioè prima dell’imbottigliamento consente di “godere di un millesimo” e arricchisce lo spumante in freschezza e … piacevolissima, lungimirante longevità.

Per farla breve e semplice, Millè è la somma delle due tecniche di vinificazione, dove la percezione di freschezza viene ampliata e mantenuta costante nel tempo. Spettacolare, unico e fantastico (la sboccatura avviene almeno a 70 mesi dalla vendemmia) Franciacorta da tutto pasto, Millè va a nozze (pure) con una bella pastasciutta (o risotto) con salsiccia e non sfigura (tutt’altro) accompagnando i nobili salumi di Padania. Con questa bottiglia affiliata alla galassia Arcipelago Muratori siamo veramente dinanzi a una svolta epocale. Degustare per credere.

Stefano Mauri

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