Sussurbacco, l’Arturo, Pinot Nero del Sebino I.G.T Ronco Calino che percorre strade fantastiche

Sussurbacco, l’Arturo, Pinot Nero del Sebino I.G.T Ronco Calino che percorre strade fantastiche

Ottenuto da uve Pinot Nero in purezza (100% di selezioni clonali borgognone a guyot con 8000 ceppi per ettaro) raccolte manualmente con selezione visiva dei grappoli nella seconda decade di settembre, l’Arturo della cantina franciacortina Ronco Calino (gioiello enologico della Franciacorta) non è un vino che si fa sempre, ma solo quando le condizioni per così dire agroambientali lo consentono.

Ergo, per farla breve, l’Arturo lo si produce esclusivamente nelle annate migliori e anche per questo rappresenta un Rosso (l’iniziale maiuscola è un doveroso omaggio) sublime, fantastico, a suo modo unico, potenzialmente in grado di percorrere strade che durano nel tempo e aprono orizzonti nuovi, avvolgenti e (appunto) fantastici.

Alla vista il colore si presenta rosso granato scarico, i profumi invece sono potenti, ma delicati e riportano a piccoli frutti rossi e neri, a fiori, nella fattispecie rose rosse selvatiche, a confetture (ciliegie), a note di tabacco e liquirizia. Fresco, di corpo, strutturato, persistente, ampio e vario, in bocca, questa chicca enologica griffato Ronco Calino incanta e non stanca lasciando intravedere una delicata potenza in grado di evolvere, migliorando, nel tempo. Vino affascinante, importante, l’Arturo può e sa accompagnare piatti a base di carne, formaggi invecchiati a pasta dura e, esperimento da fare senza abusare, messo in frigorifero una mezzoretta prima di metterlo in tavola, pure col roastbeef o con un piatto di pasta al ragù … non stona. Degustare per credere.

Stefano Mauri

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