Ottenuto da uve chardonnay e pinot nero, affinato sui lieviti per ben 36 mesi, lo spumante Luretta Principessa pas dosè, senza ombra di dubbio rappresenta l’evoluzione adulta delle “bolle” d’autore ed è una bella bevuta secca, decisa per chi cerca appunto gusti decisamente spiccati. Si, questa tipologia di vino, senza tanta apparenza beh mira alla sostanza ed è in grado di far innamorare di se e per sempre senza mezze misure. Con cosa abbinare il Principessa pas dosè? Con crostacei, aragosta, carni bianche a cottura lunga, ma anche con una bella pasta all’astice o con spaghetti ai gamberi l’abbinamento non sfigura. Tutt’altro.

Di colore giallo paglierino, al naso risaltano profumi intensi e fragranti di lievito, crosta di pane e (profumi) terziari; in bocca invece subito, con sana potenza che incanta e non stanca si esalta il gusto deciso con grande corpo finale e con quel … secco fantastico, travolgente, gaudente che solo i grandi spumanti “non dosati” (quindi pas dosè) hanno e sanno avere.

Ed è decisamente una gran bella cantina, un’Eccellenza emiliana e italica da esportazione l’azienda a conduzione familiare (grazie alla famiglia Salamini) Luretta. Tra l’altro affascinano, per ricercata, poetica, cura letteraria, frutto della delicatissima, geniale fantasia della signora Carla Asti, la donna di famiglia, i nomi dei vari vini prodotti secondo il metodo naturale Luretta. Perché quando sostanza e apparenza viaggiano di pari passo, ecco nascono storie straordinarie. Anche per questo Luretta è una straordinaria realtà vitivinicola italiana.

Stefano Mauri

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