Sy condannato a 24 anni, il commento del sindaco alla sentenza che chiude la vicenda del bus

Sy condannato a 24 anni, il commento del sindaco alla sentenza che chiude la vicenda del bus

La Corte d’Assise di Milano ha condannato a 24 anni di carcere Ousseynou Sy, l’uomo di 47 anni che il 20 marzo dello scorso anno dirottò e incendiò un autobus di Autoguidovie con a bordo una scolaresca di 51 ragazzi delle medie “Vailati” di Crema, due insegnanti e una bidella, tutti messi in salvo dai carabinieri.
I giudici hanno riconosciuto, accogliendo in toto la richiesta della procura, la finalità terroristica.
Gli stessi giudici hanno riconosciuto anche una serie di provvisionali, per le famiglie coinvolte, per Autoguidovie e per il Comune di Crema, costituitosi parte civile nel processo. La cifra per il Comune è di 10 mila euro.
Qui di seguito il commento alla sentenza del sindaco di Crema, Stefania Bonaldi.

“La sentenza ci soddisfa perché riafferma interamente i nostri valori, il primo dei quali è il rispetto della vita, di tutta la vita, senza eccezioni e distinzioni e siamo soddisfatti anche perché è stata riconosciuta la nostra titolarità come Parte Civile, al fianco delle vittime.
Siamo felici si sia svolto un processo, non perché sperassimo in una qualche forma di vendetta sociale, ma perché ognuno potesse rappresentare le proprie ragioni, fiducioso che sarebbero stata valutate con senso di giustizia, perché questo deve accadere in un Paese democratico. Noi non siamo l’Egitto, non usiamo la giustizia per occultare omicidi come quello di Giulio Regeni o per detenere arbitrariamente giovani, il cui torto è quello di pensare.
Questa è una vittoria delle vittime e dei colpevoli, perché a ciascuno è stato dato secondo il proprio comportamento. È la vittoria dello Stato di Diritto.
Ora l’augurio, per i ragazzi e le ragazze soprattutto, è di riuscire a metabolizzare quanto è accaduto (e certamente questo epilogo aiuterà ad elaborare i fatti ed il concetto stesso di giustizia e di responsabilità) e lasciarsi alle spalle questo drammatico episodio, senza rimuoverlo ma portando con sé quanto di buono è emerso anche in quel frangente. L’alleanza fra i ragazzi, il loro gioco di squadra, il reciproco incoraggiamento anche nei momenti più difficili del sequestro, il legame solidale che li ha salvati.
Che questo sia un insegnamento per la vita!
Ci piace ricordare che è stata riconosciuta in sede civilistica anche una provvisionale per i ragazzi, le loro famiglie e per il Comune in capo al gestore del servizio. Un punto importante che deve servire per il futuro, per una maggiore sicurezza nei trasporti, specie di minori, perché senza ombra di dubbio la tutela di ciò che gli affidiamo è sacra.”

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