Ecco qualche dritta per andare all’Expo senza buttare via tempo, soldi e gusto

Ecco qualche dritta per andare all’Expo senza buttare via tempo, soldi e gusto

Di veramente straordinario c’è soprattutto andare all’Expo almeno una volta per tornare, con occhi da fanciulli, genuinamente a sognare lasciandosi emozionare. Il resto è noia. Allora se si vuole andare in auto, il parcheggio più “comodo” e vicino ai padiglioni è quello nei pressi di Cascina Triulza (uscita indicata lungo la Tangenziale Ovest in direzione Varese).

Se comunque volete viaggiare senza patemi di traffico e parcheggio, da Crema, raggiungendo Treviglio in auto o via ferrovia, ogni mezzora dalla stazione centrale trevigliese partono e arrivano treni verso Rho Fiera Expo, il tutto senza dover cambiare convoglio in corsa. Non avete il biglietto per accedere all’Expo? Col ticket ferroviario (4,80 a tratta) è possibile, alla biglietteria della stazione, acquistare (promozione intrigante) il biglietto per entrare alla manifestazione internazionale in cartello fino al 31 ottobre a Milano.

Premessa doverosa: una volta dentro tutto è magico, ma fuori dagli schemi, una visita ai padiglioni di Russia, Argentina, Angola, Marocco, Inghilterra, Città del Vaticano, Francia, Repubblica Ceca, Austria, Slovenia, Tailandia, Belgio, Israele e Spagna beh può regalare piacevoli emozioni senza incappare in ingorghi alle varie, relative entrate. Se volete visitare Italia, Brasile, Colombia, Giappone e Germania fatelo al mattino: le code in giornata si ingrossano.

All’interno dell’Expo, oltre ai punti ristoro ove si può mangiare al sacco riscoprendo il piacere del picnic, esistono dei punti bar selfservice dove, con dieci euro si mangia un trancio di pizza bevendo una bella birra Moretti media o una Coca Cola. Se non avete, beati voi, problemi di portafoglio, tranquilli le opportunità per mangiare cibo etnico nei vari padiglioni, o cibo stellato italiano non mancheranno.

E in Argentina, senza svenarsi, carne e un bicchier di vino argentino sono alla portata di tutti. Dulcis in fundo un’avvertenza: nei mesi scorsi, quando ancora l’Expo era un’entità nebulosa in divenire qualcuno, astutamente se ne andava dicendo che sarebbe stata un’impresa accedere e visitare la rassegna. Niente di più falso perché se è vero che in un giorno non si vede tutto, è altrettanto vero che accendendo il cuore, in un giorno si può vedere tanta, ma tanta bella roba. Provare per credere e soprattutto, per capirci qualcosa in più rileggete l’intervista rilasciata, domenica scorsa 14 giugno, dal negociant Dennis Barbieri su queste colonne di Sussurrandom. Buon Expo!

Stefano Mauri

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