A che punto è la notte in merito al progetto teso a recuperare il Velodromo di Crema? Ah com’è pressante la burocrazia italica

A che punto è la notte in merito al progetto teso a recuperare il Velodromo di Crema? Ah com’è pressante la burocrazia italica

Più o meno, i costi per recuperare il Velodromo di Crema, ecco si aggirerebbero all’incirca, su un milione e 850 mila euro e saranno interamente coperti dal contributo a fondo perduto che il Comune ha ottenuto dal bando Sport e Periferie. Il progetto di recupero prevede interventi sulla pista interna, sugli spogliatoi, sulla tribuna, sugli ingressi e comprende la realizzazione di una pista ciclopedonale.

L’impianto, dopo i restauri, potrà ospitare competizioni sportive di alto livello, campionati italiani compresi e verranno abbattute tutte le barriere architettoniche, con adeguamenti ad hoc per gli accessi e sull’impianto di illuminazione.

La macchina burocratica è partita lo scorso dicembre, ebbene… a che punto è ora la notte? Sì perché il recupero dell’opera, per il rilancio del movimento ciclistico cremasco e lombardo è di fondamentale importanza, considerando, soprattutto che Marco Villa, Eccellenza Cremasca da esportazione e, attuale commissario tecnico della rappresentativa Azzurra due ruote su pista, certamente, vedrebbe di buon occhio il Velodromo nostrano recuperato e disponibile, no?

stefano mauri

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