Alla Lazio fa tutto Lotito, ma il cremasco Bianchessi alla sua corte ci sta benissimo

Alla Lazio fa tutto Lotito,  ma il cremasco Bianchessi alla sua corte ci sta benissimo

La telefonata rubata tra il presidentissimo Claudio Lotito e il suo dipendente Simone Inzaghi, col primo che striglia e richiama all’ordine il secondo, pur non svelando nulla di nuovo è a suo modo emblematica.

Nelle vesti di responsabile del settore giovanile “aquilotto”, il cremasco Mauro Bianchessi (nella fotografia è quello a destra ed è ripreso col trainr Luzardi) talent scout di successo ed ex dirigente del Milan comunque ci sta benissimo e non ha alcun problema a collaborare con l’espansivo, pesante, pensante e inclusivo deus ex machina. Sta lavorando sodo nella capitale il buon Bianchessi e il feeling con Lotito è notevole.

Sì a Roma (ma non solo), sulle sponde laziali biancocelesti del Tevere ecco non si muove foglia che Lotito (oltre alla Lazio nella sua galassia calcistica gravitano Salernitana e Pro Piacenza) non voglia. Capito?

L’ex main sponsor del fu presidente federale Carlo Tavecchio detta pure la formazione al pur bravo mister Inzaghi?

Mah … forse a questo non si è ancora arrivati e mai ci si arriverà, ma certamente il direttore sportivo Tare, uomo di fiducia di Lotito, beh qualche dritta soft al tecnico emiliano la regala. No?

Ah … nell’ormai famoso contatto telefonico rubato tra patron e coach, pur indirettamente Lotito “sbeffeggia” lo staff di Filippo Inzaghi, fratello del biancoceleste Simone e allenatore del Bologna. Reduce da esperienze positive a Venezia, l’ex attaccante rossonero, nel capoluogo dell’Emilia Romagna dovrà far dimenticare la vecchia esperienza tattica al Milan. Già ma Filippo è poi davvero bravo in panchina, oppure semplicemente è uno dei tanti? E mangeranno entrambi il panettone i famosi fratelloni nel pallone? Lo scopriremo vivendo.

Stefano Mauri

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