Francesca non è più sola. Per un po’ di tempo è stata l’unica residente nella casa di Anffas Crema, ora il progetto di Io Abito per la vita indipendente accoglie stabilmente altre due persone: Damiano e Cristian sono i nuovi abitanti della casa in viale Santa Maria. “Mi devo ancora abituare” ci racconta Francesca, ma “da un certo punto di vista sono contenta. Damiano è una vecchia conoscenza, mentre Cristian sto imparando a conoscerlo”. È una questione di incastri: “di nuovi equilibri che si devono creare”.

Come racconta la pedagogista Barbara Bergamaschi: “Io Abito è pensata come una sistemazione temporanea per questi ragazzi, un posto dove imparare a dare forma ad una vita indipendente, con l’aiuto degli educatori e del gruppo”. Perché, oltre le peculiarità di ciascuno si impara a “stare insieme, a vivere insieme”, ascoltando i desideri di ognuno. Damiano vuole “imparare a vivere da solo, perché sono certo che la mia mamma sarebbe fiera di me”, Cristian deve ancora prendere le misure: “con i miei nuovi compagni d’avventura mi diverto, ma spesso torno a trovare la mia famiglia”. Non solo, spesso aiuta gli amici a cucinare e prepara la colazione. “Questa casa – precisa l’educatore Riccardo Zucchetti – è una sorta di palestra dove apprendere competenze che potranno essere utili in futuro nella gestione di una residenza”.

Accompagnati da un’assistente familiare, i ragazzi tornano a casa periodicamente e ogni giorno proseguono le attività che compongono il loro progetto di vita. Salda è la collaborazione con le famiglie e i coordinatori dei vari servizi diurni di Anffas. In aggiunta ci sono momenti condivisi tra i residenti: “le uscite sul territorio sono sempre di più, nell’ottica di incrementare le relazioni con il contesto d’appartenenza di ciascuno. Poi ci sono momenti dedicati alla cura di sé, alla bellezza, al make up e quelli dedicati alla spesa”. “Qualcuno – ci dice Francesca – deve pur farla”. Lei, oltre alla spesa, si occupa anche di dare una mano in cucina (a volte) e di stendere i panni.

“Oltre alle tre persone che qui vivono stabilmente, stiamo inserendo gradualmente altre tre persone attraverso attività di training che riprenderanno assiduamente a settembre” riprende Bergamaschi. Al momento, per quanto i servizi Anffas abbiano ripreso il via proprio in questi giorni, siamo ancora in estate. Tanto che “i giovani di Io Abito partiranno a breve per qualche giorno al mare, precisamente a Cattolica”.

Io Abito, al pari di Casa Amica, prova a dare attuazione alla legge 112/16 sul Dopo di noi, ad offrire soluzioni concrete, “partendo dall’idea che sia un diritto di tutti pensare al futuro, alla propria realizzazione ascoltando ed assecondando i propri desideri. Questo progetto è una sfida anche per noi e siamo fieri di vedere – ammette la vicepresidente di Fondazione Alba Anffas Crema Daniela Martinenghi – che sia stato favorevolmente accolto sul territorio, in particolare dal ‘nostro’ quartiere di santa Maria, consentendo ai ragazzi di essere parte attiva di una comunità attenta e sensibile. Ma il percorso è appena iniziato. Dobbiamo continuare a camminare insieme”.

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