Cristina Curut indossatrice “cremonese” che ha detto di no a Uomini e Donne

Cristina Curut indossatrice “cremonese” che ha detto di no a Uomini e Donne

Bella fuori e con tante cosa da dire dentro, la splendida, sensualintrigante indossatrice e ragazza immagine Cristina Curut, romena di nascita, ma ormai italiana, o meglio, cremonese d’adozione ha fatto quattro piacevolissime chiacchiere con noi.

Il tuo sogno artistico nel cassetto?

Dal punto di vista professionale sono realizzata direi.

E’ vero che hai detto no alla trasmissione “Uomini e donne”?

Ho rifiutato per due volte le proposte provenienti dalla redazione del programma ideato e condotto da Maria De Filippi.

Come mai?

Semplicemente poiché i contenuti del format non mi interessano, cerco altro e non lo dico per tirarmela o fare la snob. Detto questo non do giudizi alla rubrica pomeridiana di Canale 5, ma a me non piace tutto qui.

Quest’anno nelle cosiddette vesti di ragazza immagine Astoria (importante azienda vinicola italiana) hai partecipato al Giro d’Italia…

Si ho fatto quello maschile e quello femminile ed è stata un’esperienza fantastica una passerella mediatica notevole. Astoria è sponsor principale della Corsa Rosa e di altre gare classiche ciclistiche, lavorare per il brand veneto è stupendo.

E fai inoltre sempre le serate itineranti nei locali della provincia di Cremona?

Esatto in questo caso lavoro con il buon Dennis Barbieri e mi diverto portando in giro eventi ed appuntamenti dedicati al Prosecco Made in Astoria.

Preferisci lavorare a Milano o in provincia?

Sono due cose diverse, due esperienze gratificanti da provare comunque. Opero in questo settore da tanto tempo e grazie ai miei studi in psicologia, giurisprudenza e criminologia riesco, spesso e volentieri a interpretare atteggiamenti e questo mi è utilissimo per tenere alla larga sguardi malintenzionate.

La crisi si sente pure nel vostro settore?

Un pochino ma la gente ha ed avrà sempre voglia di divertirsi, quindi tutto sommato il movimento regge abbastanza.

Quando anni fa hai iniziato a muovere i primi passi professionali in Italia hai patito qualche azione per così dire discriminatoria o a doppio senso?

I primi lavori italiani li ho fatti a Roma, poi mi sono trasferita al nord arrivando a Cremona. Quello dell’animazione e della moda è un mondo affascinante e particolare, occorre stare attenti e agire sempre intelligentemente con la testa. E poi come ho detto poc’anzi, grazie alle mie esperienze scolastiche, beh so badare a me stessa e a ciò che mi circonda. 

Stefano Mauri

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