Cronache un po’ cremasche dal Salone del Libro di Torino con Stefania Diedolo, scrittrice che apre scenari

Oggi al Salone di Torino sono passate a trovarmi amiche e nuove conoscenze. Il mio vero e unico motivo di felicità, sono loro. Mi hanno regalato gioia e desidero ringraziarle.
La giornata non è certamente delle migliori, piove a dirotto da stamane e il ricordo della tragedia che si è abbattuta sulla Romagna non mi abbandona. Sono sincera, sarei dovuta restare al Salone tre giorni, ma in settimana ho cancellato l’hotel e l’idea per mille svariati motivi, non ultimo la mia necessità di evitare gli assembramenti e devo dire che ho fatto bene perché nei padiglioni c’è il mondo, devi fare una fila kilometrica per fare la pipì, mangiare, per camminare e anche per respirare. Il Salone è un luogo d’incontro dove tutti hanno un libro da venderti o un servizio da offrirti, un luogo inconfutabilmente commerciale. Imbarazzante per chi, come me, ha nel cuore così tanto da raccontare.
A breve me ne andrò, tornerò alla vita solitaria, alla scrittura e alla creatività, i pilastri di un’essenza che sono felice di non aver smarrito.
Il mio squaletto, Guido, si è certamente sentito un po’ smarrito in mezzo a tante persone, ma so che ha le risorse per sopravvivere.
Per chi non lo ha ancora conosciuto vi invito a scoprirlo leggendo L’innocenza dello squalo, Guido è un uomo a tratti insopportabile, ma così innocente che alla fine sarete costretti ad amarlo.
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Buona lettura e sempre grazie alle mie amiche e a voi lettori…
Così postò via social la scrittrice cremasca Stefania Diedolo, Regina della scrittura sensualintrigante
stefano mauri