E per una sera a Crema tornano anche i Paninari, festa allo Shera il 6 aprile (e ci vanno anche i metallari)

E per una sera a Crema tornano anche i Paninari, festa allo Shera il 6 aprile (e ci vanno anche i metallari)

Dopotutto sono stati anni felici. Anni di grandi contraddizioni, va bene, di droga, va bene, ma anche di benessere economico e grande innocenza. Erano gli anni ’80 delle tribù metropolitane. Erano gli anni in cui Enzo Braschi vestito con uno scintillante Moncler smanicato azzurro, delle tamarrissime Timberland si presentava alla trasmissione cult Drive In al suono di Wild Boys dei Duran Duran per sdoganare nella cultura popolare il personaggio del Paninaro. Questa digressione per dire che per una sera Crema torna quella di quegli anni, precisamente venerdì 6 aprile, a partire dalla 21.30 (che ormai abbiamo tutti una certa età).

Ritrovo la discoteca Sherazade, si avete letto bene. Per una sera il locale in via Diaz torna a prendere lo storico nome degli anni ’80. L’ingresso con consumazione costa 10 euro, ci sarà Gianluca Bocca a fare i dj, ed immaginiamo che la playlist sia piena di roba da Deejay television, e per entrare occorre indossare un capo d’epoca. Il manifesto dice che sono i benvenuti dark e metallari. Ecco io ero di quest’ultima tribù, e lo sono ancora. In fondo è stata davvero l’unica a sopravvivere al tempo. I Paninari, quelli dei capi firmati, del ritrovo nei posti in, a Milano era San Babila o il Burgy a Crema c’è stato il Break Time o piazza Duomo, sono spariti da tempo.

E’ scomparsa da decenni la rivistina che ne narrava le gesta, la divisa che indossavano è stata smembrata e oggi non è più segno di appartenenza, anche io indosso solo Timberland che non sono più, come diceva Jannacci in Son shopaa, un segno particolare (Porti le Timberland? Ahhh. Fumi le Marlboro? Ahhh). Tanto è vero che se deciderò di partecipare alla serata, in foggia metallica, per entrare metterò le suddette scarpe. Erano appunto anni innocenti. Di spensierate contraddizioni e contrapposizioni. Eravamo un po’ tutti Ragazzi della terza C. Un po’ quella Crema li l’ho raccontata in Medalllo, quella dalla parte del metal. Loro, i figli di papa con i soldi li detestavamo. Ma non era un odio stile anni ’70, fatto di botte da orbi. Al massimo era fatto di innocenti sfottò. Bello quindi che per una sera quell’atmosfera torni.

Emanuele Mandelli

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