Gianpaolo Saccomano: Nero Fiorentino vince premi internazionali, ma il virus minacciano cinema e teatri. E su certe pagine social …  

Gianpaolo Saccomano: Nero Fiorentino vince premi internazionali, ma il virus minacciano cinema e teatri. E su certe pagine social …  

Fa, o meglio, con passione, appassionata, si dedica, è … tante belle cose: regista, autore, critico, criminologo, esperto di Mistery e Ufo, giornalista, scrittore, musicologo, attore, il cremasco d’adozione Gianpaolo Saccomano. E con lui siamo tornati volentieri a scambiare quattro chiacchiere.

Quanti premi internazionali ha già vinto il tuo film “Florence in Black”, la versione sottotitolata in inglese, di “Nero Fiorentino”?

Tanti, siamo riusciti a portare a casa il titolo di miglior “Thriller” al “Golden Sparrow International Film Festival” in India, affermazione importante e prestigiosa questa, si aggiunge ad altri premi e menzioni già arrivate. E mi aspetto ancora qualcosa dall’Europa dell’Est.

E con “Florence in Black” l’eco dei brutali omicidi compiuti, ai tempi, dal Mostro di Firenze non si placa e continua a “echeggiare”…

Esattamente e porta in giro pure una certa italianità in un certo senso.

Quando hai in previsioni ulteriori proiezioni in Italia di questo film che tanto fa discutere e viene segnalato in tutto il globo?

Dipende dal maledetto virus. Incrociando le dita a luglio in quel di Torino avremmo già una data al Castello del Valentino trasformato, per l’occasione, in un cinema all’aperto. E poi ripeto tutto dipenderà dalla pandemia.

Mi fai dire una cosa a margine di “Nero Fiorentino”?

Prego …

Via social seguo varie pagine dedicate ai “Mostrologi” e alcune di esse, tra liti, insulti pesanti e degenerazioni stanno prendendo una brutta piega che non mi piace. Senza dimenticare di quanti chiedono soldi per mostrare video e documenti. Che malinconia, mah …

Che mi dici del tuo lavoro, tuttora in lavorazione, “La Strega di Baratti”, il tuo atteso nuovo film?

Anche qui il Covid ci rende la vita impossibile e non so quanto potremo ultimare le riprese che ci mancano. Sto comunque ultimando l’episodio pilota, il primo di questa serie televisiva composta da cinque puntate. E la prossima estate spero di riuscire a mandare in onda, a Cremona, la rappresentazione di una mia lettura dedicata ad Edgar Allan Poe.

La sale cinematografiche chiuse da mesi per l’emergenza sanitaria mettono tristezza…

E’ un momentaccio, ma se il grande schermo ha quella piccola opportunità chiamata streaming, per i teatri è, se possibile, molto peggio.

Sbaglio o stai lavorando pure a un libro su avvistamenti e il caso del rapimento alieno di Pier Fortunato Zanfretta?

Si lavora, ma è dura con l’ansia delle continue chiusure tese a contenere l’emergenza sanitaria. Tra l’altro Zanfretta dovrebbe parlare a breve per raccontare nuovi fatti ed esperienze extraterrestri che lo riguardano.

stefano mauri

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