“I poveri li avete sempre con voi” Convegno Caritas parrocchiali, sabato scorso al San Luigi

“I poveri li avete sempre con voi”  Convegno Caritas parrocchiali, sabato scorso al San Luigi

Una ottantina di volontari delle Caritas parrocchiali sono convenuti sabato mattina al Centro giovanile S. Luigi per il tradizionale convegno in occasione della V Giornata mondiale dei poveri che si è celebrata domenica; mentre una ventina ha seguito gli interventi in streaming.

Due le piste di riflessione proposte da Francesco Braghiroli, diacono e direttore dell’ufficio Migrantes della diocesi di Reggio Emilia, e Monica Tola, direttrice dell’ufficio Innovazione e sviluppo di Caritas italiana, con una lunga esperienza di accompagnamento delle Caritas diocesane.

Il primo, sviluppando il tema “Leggere la Parola con gli occhi dei poveri”, ha riferito alcune sue significative esperienze, attestando che “i momenti più intensi di annuncio ai poveri sono con gli ammalati e gli anziani, specie in questo periodo di pandemia”, piuttosto che con i carcerati o le ragazze vittime di tratta e che sono sulla strada, alle quali “offrire una opportunità di liberazione”.

“Sono questi – ha evidenziato – i volti concreti che ci rivelano il contenuto profondo della parola di Dio.”

La seconda, affrontando il tema “Guardare il mondo con gli occhi dei poveri”, nel richiamare le parole di Papa Francesco il giorno prima ad Assisi, ha puntualizzato che “se non siamo capaci di guardare agli occhi dei poveri, non saremo capaci di cogliere il loro sguardo sul mondo”. Ha quindi invitato i presenti a riflettere su “cosa vedono i poveri quando vengono in Caritas? Solo tanti prodotti di prima necessità o vestiario; oppure, mentre sono in attesa di entrare a prendere ciò di cui hanno bisogno, sentono vergogna. Perché prima devono raccontare la propria situazione a uno dei Centri di ascolto e poi…”

“È la fraternità – ha sostenuto – che lo sguardo dei poveri cerca.”

Ha fatto poi notare che  il versetto di Marco “I poveri li avete sempre con voi”, sia “una promessa”, dalla quale parte “la via della creatività, non la nostra, ma quella dello Spirito: noi dobbiamo custodire la fraternità, che non fa giudicare e permette di osare”.

Il vescovo Daniele, nel fare sintesi della mattinata, s’è chiesto a sua volta “Cosa vedono le persone quando vengono nelle nostre chiese, strutture, centri di ascolto… Abbiamo tutte quelle attenzioni che sarebbero necessarie?”.

E avendo trovato particolarmente suggestivo intendere la frase i poveri li avete sempre con voi “come una promessa”, ha evidenziato come “dai poveri siamo condotti alla realtà delle cose” e pertanto non si devono considerare “come un problema da risolvere, ma come fratelli da incontrare e abbracciare”.

“Dobbiamo essere noi ad andare a cercare i poveri. Questa dimensione – ha concluso – deve essere fondamentale anche nella nostra pastorale.”

 

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