Il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi omaggia la memoria di mister Giorgio Veneri, suo ex allenatore

Il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi omaggia la memoria di mister Giorgio Veneri, suo ex allenatore

Non c’erano gli highlights da cercare su Youtube nei ritagli di tempo. C’era 90° minuto, su RAI 1. Il rito della domenica sera prima di cena. Caldo e familiare per il popolo delle schedine. 1, X, 2, con le prodezze della giornata annunciate dalla musica “Pancho”, di Jack Trombey come indimenticabile sigla (se non vi dice niente, il “freddo” Youtube ha anche la sua utilità).
Avevo più o meno l’età delle scuole medie e una sera me lo trovai sullo schermo, intervistato come allenatore della Sampdoria. Strabuzzai gli occhi. Finché non vidi in sovrimpressione la scritta “Giorgio Veneri”, rimasi interdetto: era davvero il mio vicino di casa quel signore in TV?
Non sapevo, così piccolo, che quella persona cui ogni giorno dicevo “buongiorno” e “buonasera”, come in ogni relazione di buon vicinato di un tempo, fosse Mister Giorgio Veneri. Fino ad allora per me era semplicemente il vicino di casa “austero e gentile”, cui poco tempo prima avevo rotto il vetro del garage in uno dei tanti pomeriggi trascorsi a calciare un pallone nel giardino condominiale. Quel vicino che fugò presto il mio timore di un sonoro rimprovero risolvendo l’accaduto con uno sguardo comprensivo ed un accenno di sorriso. E che si oppose decisamente all’offerta dei miei genitori di pagare quel piccolo danno.
Capii già allora la sua signorilità, composta ed innata. E capii nel tempo che quell’episodio fu anche il segno di un amore vero e totale per il calcio.
Verso i vent’anni, con altrettanta sorpresa, mi giunse una lettera della FGCI. Era la convocazione ad una selezione a Coverciano della Nazionale Under 21 di Serie C. Firmata Giorgio Veneri. E al “buongiorno” e “buonasera”, da allora, aggiunsi sempre “mister”, con ancora più rispetto.
Negli anni recenti del mio impegno civico e politico a livello locale, una volta appese le scarpe al chiodo, avevamo cominciato a scambiare qualche parola in più quando ci si incontrava in cortile. Ci teneva a chiedermi sempre come andasse l’esperienza. A farmi capire, con il consueto estremo garbo e un’invincibile riservatezza, che avesse una simpatia.
Poche parole, come il carattere di entrambi imponeva, ma una cordialità autentica.
L’ho sempre ammirata, Mister Veneri. Non gliel’ho mai detto, ma spero di averglielo dimostrato.
Faccia buon viaggio e riposi in pace.

Così, per ricordare mister Giorgio Veneri: allenatore e calciofilo purtroppo scomparso lo scorso 8 novembre, postò via social il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi, ex calciatore e appassionato tifoso del Pergocrema e dell’Inter.

stefano mauri

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