Io abito, partita (a picconate) la ristrutturazione dell’Anffas

Io abito, partita (a picconate) la ristrutturazione dell’Anffas

Con qualche picconata la presidente Daniela Martinenghi insieme ad alcuni operatori di Anffas Crema, hanno dato simbolicamente avvio, domenica pomeriggio, alla demolizione dell’immobile retrostante la sede dell’associazione, in viale Santa Maria, appositamente acquistato per ricavare una unità abitativa adeguata alla co-abitazione di cinque persone con disabilità intellettiva e relazionale. Nell’azione sono stati coinvolti anche possibili fruitori della struttura e l’assessore comunale al Welfare, Michele Gennuso.

Ad animare il momento è intervenuto il rapper cremasco Alessandro Bosio, che ha attratto una folla di fans.

Quest’anno la Giornata aperta che l’Anffas nazionale tiene il 28 marzo di ogni anno – ma che l’associazione cremasca fa coincidere con la domenica della fiera di Santa Maria – è stata  l’occasione per dare avvio al progetto Io abito. Previsto dalla legge 112/2016 “Dopo di noi”, che sostiene e favorisce percorsi di vita autonoma il più possibile indipendente di persone con disabilità intellettiva e relazionale, dà attuazione all’articolo 19 della Convenzione Onu, che sancisce il diritto di ogni persona disabile di scegliere, sulla base di eguaglianza con gli altri, dove e con chi vivere.

Il progetto, fa osservare infatti la presidente Anffas Crema, vuole rispondere in modo concreto al bisogno espresso da alcuni disabili  di poter aspirare a una vita indipendente, in gruppo appartamento, con adeguati supporti; andando al contempo incontro alle richieste di familiari preoccupati per il “dopo di loro” e dunque disposti ad accompagnare i propri congiunti nell’affrontare prima questo passaggio.

“Le picconate – spiega la Martinenghi – hanno voluto significare l’abbattimento del pregiudizio che le persone con disabilità debbano essere sempre destinate all’istituzionalizzazione, non potendo autodeterminare dove e con chi condividere il loro futuro una volta rimasti senza genitori.”

“Nella nuova palazzina – sottolinea – al piano terra troveranno spazio gli uffici della Css-Comunità socio sanitaria Casa Anffas, mentre a quello superiore l’appartamento che potrà ospitare 5 persone: con una cucina progettata per consentire l’utilizzo anche a persone  in carrozzina, un soggiorno dove accogliere gli amici in visita e dotato della strumentazione necessaria a favorire la socializzazione e cinque camere con predisposizione per l’allestimento di sollevatori.”

Per agevolare le autonomie delle persone che l’abiteranno, sarà prestata inoltre particolare attenzione alla domotica.

L’intervento – i cui lavori sia strutturali che d’impiantistica saranno affidati a ditte del territorio – avrà un costo preventivato in circa 800 mila euro. Sul progetto Io abito la Fondazione Cariplo ha accordato un finanziamento di 360 mila euro; l’Anffas Crema ha già raccolto da sostenitori vari 100 mila euro e sta ricercando altri contributori significativi. Si dovrà in ogni caso ricorrere a un mutuo. È inoltre possibile sostenerlo attraverso il cinque per mille (C.F. 01262790197). Per ulteriori approfondimenti chiamare il 335202986.

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