E per parlare politichese: mo so cazzi. Sono arrivate 197 domande al bando per fare l’addetto stampa della Città Giocattolo. Una bella carica di giornalisti falliti da tutta Italia con domande arrivate anche da Campania, Sicilia e Calabria. Adesso toccherà smazzarsele tutte e fare pure i colloqui e magari portare nella Città Giocattolo uno che si è fatto le ossa in qualche giornale del sud dove se scrivi qualcosa di sbagliato su cosche o famiglie finisci in un pilone di cemento che le beghe locali del lungo e del largo, come direbbe il nostro Treviglio, se le beve a colazione.

Hanno cannato clamorosamente i bookmakers che davano in arrivo per il posto una decina di domande dei soliti noti professionisti de noaltri della comunicazione locale. Sussurrandom in anteprima è in grado di presentarvi i profili dei primi candidati che verranno ascoltati per l’ambito posto.

  • Il So tutto io e ve lo racconto, solitamente ha alle spalle una mediocre carriera nei media locali solitamente del Nord e di provincia. Ha avuto qualche occasione di far diventare il lavoro di giornalista una professione, ha preso la tesserina di pubblicista in qualche modo ma è stato cacciato con ignominia da tutti i giornali con cui ha collaborato per il vizio di scrivere articolesse da migliaia di battute ricche di opinioni personali manco fosse il direttore. Adesso spera di poter spargere veleno su nemici ed ex colleghi virgolettando parole che il sindaco non direbbe mai. Pericolosissimo.
  • L’ex uomo di partito, fa parte del partito che esprime il sindaco e una volta ne era uomo di punta. Poi ha pestato i piedi alla persona sbagliata e si è trovato esiliato in casa. Cacciato dalla porta spera di poter rientrare dalla finestra della politica in una città che non è la sua per poter dire, ve l’avevo detto.
  • L’esterno di successo, dal curriculum dovrebbe essere inviato di guerra per qualche testata nazionale. Ha vinto premi e collaborato con tutti. In realtà è riuscito a farsi pubblicare qualche articolo a titolo gratuito nelle pagine locali di un paio di giornali nazionali allo sbando e ha vinto un paio di premi di paese organizzati da fantomatiche associazioni. Non ha la benché minima idea di come si stenda un comunicato stampa scrivendo sempre in prima persona e con toni iperenfatici. Dannoso.
  • Il latitante, è fuggito dal giornale con il quale collaborava solitamente al Sud per aver scritto cose un po’ troppo… esatte. Non essendo Saviano non ha scorta e protezione quindi cerca lavoro più lontano possibile. Il rischio è che qualcuno venga a cercarlo con intenzioni bellicose e allora mambo.
  • L’uomo ombra, non sa scrivere, non sa quasi parlare, non ha la tessera, non ha mai lavorato. Ma ha un potente padre putativo, sociale o biologico, che dice tanto bene del suo figlioccio. La catastrofe che potrebbe creare in realtà è meno dannosa di quanto sembri. Manderà copiaincollando le cose che ramazzerà bazzicando i corridoi del comune senza chiedersi cosa significhino.
  • Il rancoroso, odia con tutte le forze il suo prossimo datore di lavoro. Si sente tagliato fuori ingiustamente. Fa da anni buon viso a cattivo gioco in attesa di intrufolarsi tra le fila del nemico, ex amico, e deflagrare come una bomba ad orologeria. Infido.
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