La storia del barolo Einaudi all’enoteca Fuoriporta

La storia del barolo Einaudi all’enoteca Fuoriporta

Martedì 28 aprile, dalle 20.30 presso la vineria Fuoriporta di via Matteotti a Crema, si terrà una serata dedicata al Barolo riserva Cannubbi Podere Luigi Einaudi. Serata riservata ai soci dell’associazione Vog. Costo della serata 45 euro, degustazione e piatto a base di carne Italiana per eccellenza la razza Piemontese del consorzio di tutela. Per informazioni ed iscrizioni vog@vistaolfattogusto.it oppure 3296765397 Ambasciatrice VOG Cremona Delfina Piana

La storia dei Poderi Luigi Einaudi ha inizio nel 1897 quando Luigi Einaudi, appena ventitreenne, acquistò in Dogliani la Cascina ‘San Giacomo’ con 40 giornate piemontesi di vigna. La famiglia Einaudi ne ha ereditato la passione e ha continuato a crescere acquisendo nuovi prestigiosi vigneti Cannubi La sua storicità è tangibile e le prove sono innanzitutto in una bottiglia che porta la scritta “CANNUBI 1752”, la più antica che si conosca nella Langa. Tale prezioso cimelio sta a dimostrare come il Vigneto Cannubi fosse già famoso e valutato prima dell’avvento del vino Barolo.

La famiglia Einaudi nel 1997 ebbe la fortuna di poter acquisire dai Gancia un importante vigneto, la ex proprietà Viganò, 2,2 ettari di vigna nel cuore di Cannubi dominati da una affascinante cascina. Già Luigi Einaudi aveva “corteggiato” questa proprietà durante il suo mandato al Quirinale, ma il proprietario saputo dell’interesse del Presidente alzò la posta e non se ne fece più nulla, è quindi un legame che ora si riallaccia allo spirito del fondatore e della famiglia di produrre grandi vini partendo in primo luogo dall’eccellenza dei propri terreni.

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