Liceo Galilei, la filosofia si insegna… inscenando un processo ateniese

Liceo Galilei, la filosofia si insegna… inscenando un processo ateniese

Il Liceo Scientifico di Scienze Applicate Galilei sta partecipando ad alcune attività culturali che coinvolgono i propri studenti in modo davvero particolare. Per esempio, venerdì 15 gennaio si è svolta una lezione di Filosofia sui generis proposta agli alunni delle classi Terze, investiti per un paio d’ore nel ruolo di giudici ateniesi chiamati a scegliere tra colpevolezza e innocenza di Socrate. Gli studenti, inconsapevoli e inizialmente imbarazzati, hanno improvvisato l’interpretazione di Anito, Meleto, Licone gli accusatori principali, ma anche di politici, intellettuali, tecnici, Aristofane, Critone, Apollodoro, Antifonte e le stesso Platone, discepolo e depositario della filosofia di Socrate.

La rappresentazione, infatti, ha condotto il pubblico alla riflessione su importanti tematiche quali giustizia, sapienza, empietà e morte. Alla fine un vivace dibattito ha anche dato loro l’opportunità di intrattenersi con l’attore, Luciano Bertoli, e la regista, Nuvola de Capua, per condividere riflessioni e curiosità. Da segnalare anche i buoni risultati in ambito letterario, dove il Liceo Galilei ha ben due studentesse finaliste al concorso di Scrittura Creativa organizzato dal Franco Agostino Teatro Festival. Il concorso, alla sua sesta edizione, ogni anno dà ai ragazzi del Cremasco e dintorni la possibilità di esprimere la propria fantasia con brevi racconti a tema e di misurarsi con i coetanei, con i quali condividere la passione per la scrittura.

Una di queste è Alessia Galimberti, vincitrice lo scorso anno del concorso letterario, che ora si ripropone con un altro elaborato. La studentessa così esprime il suo intento: Una tale iniziativa è un invito ai giovani scrittori o aspiranti tali a mettere in gioco la propria creatività e a tentare qualcosa di nuovo, indipendentemente dal risultato. Le potenzialità offerte dalla scrittura sono immense e permettono un’espressione di sé stessi a tutto campo, passione, sentimenti, forza interiore, voglia di vivere. Un buon libro è un mondo parallelo in cui perdersi ogni volta che si vuole, e un breve scritto è un buon inizio.

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