L’improvvisazione come pratica creativa, il 25 settembre nell’ambito delle tre giornate del Bottesini Reloaded

L’improvvisazione come pratica creativa, il 25 settembre nell’ambito delle tre giornate del Bottesini Reloaded

“L’improvvisazione come pratica creativa”: LABORATORIO DI IMPROVVISAZIONE MUSICALE APERTO A MUSICISTI, DANZATORI, ATTORI

 

a cura di PAOLO DAMIANI e DANIELE ROCCATO

 

con la partecipazione di:

 

Anais Drago – violino,

Mariasole De Pascali – flauti

Francesco Fratini – tromba

Max Trabucco – batteria

 

Ore 10.00/12.30 –15.00/17.00, Sala Costi – P.zza Aldo Moro

 

Il laboratorio si svolgerà nell’arco dell’intera giornata e indagherà a livello pratico diverse modalità e tecniche di improvvisazione. I partecipanti interagiranno fra loro attingendo al proprio bagaglio di provenienza, al di là dei generi e degli stili, nell’intento di sviluppare le capacità di interplay e di ascolto, facendo leva sulla sensibilità, le conoscenze e le competenze artistiche di ciascuno.

 

LABORATORIO GRATUITO, iscrizione entro il 15 SETTEMBRE: info@folcioni.com

 

*** numero di posti non limitato, ma soggetto a eventuali restrizioni dovute alle correnti norme di sicurezza anti-Covid.

 

 

PS: la mattina successiva – domenica 25 alle ore 11.30 – il trombonista ANGELO CONTINI sarà felice di incontrare chi sia interessato fra i partecipanti al laboratorio per dare vita a un set di improvvisazione senza rete: un informale ”aperitivo musicale” sotto i portici del suggestivo Mercato Austro-Ungarico prospiciente il Teatro San Domenico. Un momento certamente stimolante per i musici, emozionante per il pubblico.

 

 

Coordinato da due dei più importanti esponenti della musica improvvisata internazionale – entrambi  forti di una pluridecennale esperienza didattica in ambito accademico e non – il laboratorio indagherà a livello pratico diverse modalità e tecniche di improvvisazione. I partecipanti interagiranno fra loro attingendo al proprio bagaglio di provenienza, al di là dei generi e degli stili, nell’intento di  sviluppare  le capacità di interplay e di ascolto, facendo leva sulla sensibilità, le conoscenze e le competenze artistiche di ciascuno.

 

La pratica dell’improvvisazione intuitiva viene ormai percepita da un sempre più vasto numero di musicisti e performer provenienti dagli ambiti musicali e artistici più disparati, come fondamentale luogo di crescita creativa, musicale e personale.

Il suo vasto campo d’azione permette ai musicisti di interagire in modo naturale con le altre forme d’arte, come il teatro, la danza, le arti visive, la letteratura, il cinema, favorendo nuove e imprevedibili collaborazioni artistiche e opportunità lavorative.

 

Il laboratorio si svilupperà in due direzioni. Da un lato si lavorerà sulla condivisione di uno spazio creativo comune come pre-condizione fondamentale. Un luogo dal quale ogni soggetto coinvolto possa liberare le proprie peculiarità mantenendo un forte legame con il lavoro complessivo. Dall’altro si indagheranno a livello pratico diverse modalità e tecniche di improvvisazione.

 

In questo fare, ciò che conta è la relazione con gli altri, il processo dell’improvvisare insieme a partire dal nulla o da materiali dati, proposti da ogni partecipante. Nell’azione comune ognuno è responsabile delle proprie scelte, contribuisce alla creazione musicale e deve quindi considerarsi un interprete-compositore-improvvisatore.

 

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