Abbiamo letto il riuscitissimo pezzo di Tino Aprini che ha descritto la manifestazione di oltre 100 ragazzi in piazza a Crema (tra Frittelle in piedi, Sentinelle Sedute e Arcigay Cremona “La Rocca”) con una battuta sull’inconsistenza della frittella, sulla sua indigeribilità e sulla sua pericolosità per la salute, risposta che doverosamente riportiamo:

“La frittella è una cucchiaiata di pasta liquida, anche non lievitata, anche senza uova, gettata a friggere a fuoco vivo e spruzzata di zucchero, per allietare il palato. Il suo profumo è accattivante, il suo gusto ti prende, ne provi una, ne desideri un’altra, ma è alquanto indigesta e si frantuma con nonnulla. Non ha consistenza. Se assecondi il suo appeal la glicemia schizza alle stelle, i grassi rovinano l’estetica, il fegato e il cervello. È consigliabile non lasciarsi coinvolgere e seguire l’usanza che la tollera solo per un breve periodo dell’anno, mentre per qualcuno è nociva sempre”.

Le Sentinelle erano ferme, armate dei loro libri ed avvertivano l’insidia e il pericolo della situazione, pericolo degnamente rappresentato dai trigliceridi e dagli zuccheri in eccesso che circolavano a pochi metri da loro. Avrebbero potuto intervenire, salvarci da questo pericolo, strapparci le frittelle di mano e dirci che stavamo mettendo a repentaglio la nostra vita con quel carico extra di zuccheri pro-diabete. Ed invece niente, loro erano fermi, immobili, leggevano i loro libri, ma in realtà si erano astutamente appostati in prossimità del nemico per scrutarne le mosse e studiare l’avversario. Una mossa degna del miglior generale, anzi pardon, della migliore sentinella.

Caro Consigliere Aprini, lei ha ragione! Queste frittelle così cariche di zucchero, così piene di olio, così pericolose per la nostra salute, che invogliano la socialità, che richiamano lussuriosamente ai piaceri della carne, che fanno muovere in maniera sguaiata e lasciva le mascelle, che risalgono ai tempi del paganesimo e che si sposano con tutto senza distinzione di razza e colore, dal cioccolato allo zucchero a velo, dalla marmellata di fichi alla nutella, queste frittelle devono essere messe al bando, devono essere denigrate, distrutte, private dei loro diritti di frittura e cancellate dalle feste!

Qualcuno potrebbe pensare, malignamente, che lei non avesse altro appiglio per attaccare la nostra manifestazione spontanea e particolarmente riuscita, che disquisire sulla bontà e salubrità delle frittelle, ma noi non lo crediamo assolutamente.

E non ci soffermeremo sul fatto che la sua lista “solo cose buone per Crema” ripudi un dolce tipico della nostra tradizione, amato da grandi e piccini.

E non vogliamo nemmeno immaginare che sarebbe successo se, ignorando i saggi (e sempre molto attuali) consigli del Levitico, avessimo offerto dei crostacei… rabbrividisco al solo pensiero di perpetrare un tale abominio! So che lei non li mangia, anche se, per esser cose buone, beh, son buoni.

Siamo con lei, Consigliere! Morte alle Sent… ehm Frittelle!

Frittelle in Piedi

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