Alla Pro Loco di Crema in piazza Duomo, ovviamente dedicato al filmone (chapeau al regista Luca Guadagnino che ha portato il mondo a Crema) “Chiamami col tuo nome”, ecco si trova (pure) il nuovo gadget- pesca: una bellissima spilletta in metallo Made in Paal Burnett di Canberra Australia…

Per carità, i Tortelli Cremaschi, nella versione (tra l’altro la migliore secondo gourmet, addetti ai lavori e appassionati, di Moscazzano) raccontata in “Call me by your name”, meritano. Ma, Crema, udite, udite è oggi famosa anche e soprattutto per un frutto, o meglio, il frutto protagonista di una scena dove Oliver, il personaggio interpretato da Armie Hammer si trova nella stanza con Elio (il giovane Timothée Chalamet) e lo guarda, estasiato, mentre giochicchia rapito, appunto con una pesca. L’immagine, tra le più gettonate del film che ha acceso d’entusiasmo gli Stati Uniti e l’intero globo terrestre, è un’istantanea forte, sensuale, erotica: l’apice dell’innamoramento dell’adolescente Elio, colui il quale, in una calda estate agreste nella Bassa Cremasca in provincia di Cremona, scopre che l’amore non ha colore, confini e orizzonti.

Ergo … laddove non bastò il Tortello Cremasco, piatto tipico, ma ancora poco conosciuto all’estero, mah riuscì quindi una pesca cinematografica a rendere famosa e apprezzata la capitale del Granducato del Tortello (starà rosicando?) nel Globo Terrestre?

stefano mauri

 

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