Allora in principio fu Torazzi a “produrre”, imbottigliare e vendere vini in quel di Trescore Cremasco. Ed erano quelli i tempi di … “Torazzi che vino ragazzi”. Poi fu la volta della Folonari, con tanto di raccomandazione: “bere due volte al giorno, durante i pasti”, beh “commercailizzare” bottiglie trescoresi.
Il tutto, o meglio, questo e altri cimeli ad hoc li potete trovare al Bistek di Trescore, laddove l’appassionato cuoco ricercatore, nonché custode attento della memoria enogastronomica autoctona Antonio Bonetti, in tal senso ne sa davvero tanto. Chapeau!
Stefano Mauri
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