Era stato pensato due anni fa per l’associazione Saltatempo. Poi la storia ha voluto diversamente. Lo recuperano gli amici de Il Paniere. Il 21 e 28 aprile e 4 maggio si tiene Sporchi marci ed imbecilli, una storia del metal in tre parti, e senza pretese, raccontata da Emanuele Mandelli.

Prima lezione dedicata all’iconografia: come il genere è codificato visivamente. Le copertine, i loghi, le mascotte, l’abbigliamento, la stampa di settore. Tutto quello che codifica e riconosce la tribù

Seconda lezione il suono: come il genere è autoimmune, mal accetta di mischiarsi con altri generi, perché in questo è estremo cone il jazz. Tutto quello che codifica il suono e tutto ciò che lo imbastardisce e allontana dalla purezza

Terza lezione le immagini: come il genere è entrato nel cinema contaminando la forma d’arte a lui più affine per questioni estetiche. Il primo mockymentary della storia del cinema, storie vere e storie false, la contaminazione col musical.

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