Grandioso a Crema, capitale del Granducato del Tortello: Fortunato Amatruda (Chapeau) racconterà in un libro la storia, “gustosa” della sua famiglia

Grandioso a Crema, capitale del Granducato del Tortello: Fortunato Amatruda (Chapeau) racconterà in un libro la storia, “gustosa” della sua famiglia

Nel cuore di Crema, Fortunato Amatruda si è raccontato per “Fuorimagazine.it, fra memorie tramontine e vibrazioni contemporanee, in uno spazio energico, teatrale e cosmopolita

È Fortunato. È nato a Lodi. Adora Crema. Ha Tramonti nel sangue. Guarda la Luna. E fa sempre sul Serio. Ma andiamo con ordine. “Tutta la mia storia verrà presto raccontata in un libro. Perché voglio spiegare come mio padre Salvatore, tramontino doc, abbia portato al nord la nostra tradizione e la nostra pizza. Sdoganandola. Ma voglio parlare anche un po’ di me. E di come sia riuscito ad aprire un locale in cui la pizza tramontina c’è, ma tuffata in un contesto diverso, contemporaneo”. Così dichiara Fortunato Amatruda: millesimo 1973, classe da vendere, mente sempre in allenamento e piedi ben piantati a Crema. Dove, dal 2017, guida un’insegna quale Anima Romita. Proprio accanto alla roggia Rino, che confluisce nel fiume Serio. E vicinissima ai rigogliosi giardini pubblici della cittadina, impreziositi dalle antiche mura venete. A ispirare il nome? Un’ode del poeta risorgimentale Giunio Bazzoni, scritta nel 1825 per la presunta morte di Silvio Pellico. “Ci piaceva la parola romita. Però non volevamo usare la parola luna, visto che la pizzeria-ristorante di mio padre si chiama proprio Luna. Casa Romita non ci suonava bene. Così abbiamo pensato ad Anima Romita. Per le suggestioni che evoca. Perché non è il tipico nome di una pizzeria”.

Su Fuorimagazine.it, l’intervista integrale, raccolta e scritta da Cristina Viggè, di Fortunato Amatruda

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