Breviario laico, sul fondoschiena di Pippa vietato barare

Breviario laico, sul fondoschiena di Pippa vietato barare

Per noi, che siamo afflitti da quotidiane turbe erotico-sessual-morbose, è stato motivo di profonda delusione (e anche d’irritazione) apprendere dalla stampa specializzata che il “fondoschiena” di Pippa Middleton, ripreso alla grande durante le nozze reali della sorella Kate e William d’Inghilterra,  in quella occasione non era tutta “ciccia” sua.

Lo ha reso noto lo scrittore e giornalista francese Stéphane Bern, accreditato come esperto delle “cose” delle Case reali europee. Innanzi tutto ci ha infastidito l’utilizzo del neologismo “fondoschiena”,  erroneamente racchiuso in una sola parola quale ipocrita allusione a una ben individuabile parte anatomica del corpo, vale a dire le cülâte.

Insomma, la Pippa avrebbe barato, indossando una mutanda (lingerie) con finti glutei. La delusione cui accennavamo in precedenza non deriva tanto dal banale trucchetto escogitato, quanto invece dal fatto che il nostro tanto vantato “occhio clinico” applicato alle curve femminili non si sia accorto dello stratagemma. Per un tombeur de femmes significa che l’autostima è in netto declino. Abbiamo anche accennato all’irritazione, stato d’animo complesso che spazia dall’allegretto ma non troppo fino all’andante mosso con brio. Ma come?! ci siamo chiesti: per il solo fatto di chiamarsi Middleton quella lì ha un culo della madonna e viene qui a farci ‘sti scherzi del cazzo?! Ma va a cagare, ma vai però!

P.Odalico

 

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