Buona e da affinare un pochino la prima del Mercato di Vini a Bologna. Il RosaRosè della Cantina Juvara è spettacolare

Buona e da affinare un pochino la prima del Mercato di Vini a Bologna. Il RosaRosè della Cantina Juvara è spettacolare

Il Mercato dei Vini Fivi: quello dei mitici Vignaioli Indipendenti, edizione 2023 tenutosi a Bologna? Buona la prima!
Lunedì scorso 27 novembre si è conclusa la dodicesima edizione del Mercato, appunto nella nuova sede di BolognaFiere con 985 Vignaioli, 29 olivicoltori e più di 26mila ingressi, distribuiti nei tre giorni di manifestazione.
I numeri, ma soprattutto la qualità dell’evento nella sua totalità, ci rendono particolarmente orgogliosi del lavoro svolto, confermato anche dall’entusiasmo e dal calore che ci avete trasmesso.
“Abbiamo dimostrato ancora una volta che il cuore di questa manifestazione sono le Vignaiole e i Vignaioli, con i loro vini, a raccontare tanti tasselli del grande puzzle dell’Italia del vino.” – queste le parole del presidente Lorenzo Cesconi che conclude consapevole che “…ci sono ancora molte cose da mettere a punto, non c’è dubbio: ma siamo nelle condizioni ideali per fare meglio, grazie alla forza dei contenuti che mettiamo sul tavolo e alla positiva collaborazione con BolognaFiere”… Così postarono via social quelli della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Ebbene, tra i protagonisti del leggendario, mistico ‘Mercato’, anche a questo giro c’erano i fratelli divini Pasquale e Antonetta poiché la passione per il vino nasce da lontano nella famiglia Casiero. Una sfida che ha coinvolto tutti i membri della famiglia nel tempo, tramandandosi di padre in figlio. Oggi, l’azienda agricola Juvara (www.juvara.it), Eccellenza della bella Puglia del Fare, è un’azienda a conduzione familiare, che cura con dedizione ogni aspetto della lavorazione. I vigneti, meticolosamente coltivati, si estendono per una superficie di circa quattro ettari nell’agro Supparte del comune di Lucera, nel cuore del Tavoliere delle Puglie. Antica è la tradizione vitivinicola di quest’area, interessata dalla coltivazione della vite già in epoca greco-romana. Juvara, cantina piccola, di nicchia, ma tecnologicamente moderna, che salvaguarda le qualità organolettiche del vino per offrire sempre, anno dopo anno, un prodotto di eccellenza, da sempre preferisce una produzione limitata per premiare la qualità. I loro vini dal gusto autentico, sono capaci di trasportare chi li degusta tra i sentieri di campagna inebriati dal profumo dell’uva. Sono vini che raccontano la storia di una famiglia, vini eleganti e sinceri, vini che portano il nome del territorio perché sono territorio. Vini totalmente biologici, una produzione di nicchia (solo 6000 bottiglie), tre le etichette prodotte: Supparte – Nero di Troia, Rosarosè (spettacolare rosato), FiloOro Falaghina e Malvasia, la cantina Juvara, coi lori vini di territorio ottenuti da uve Nero di Troia e Falanghina, meritano tanta attenzione. Chapeau! Ah… questo, il pensiero post Mercato dei Vini, di Pasquale, illuminato viticultore pugliese: “E’ vero, tanti visitatori abbiamo visto in quel di Bologna, speriamo arrivino ora pure contatti interessanti. E’ stata positiva l’esperienza nel polo fieristico bolognese, centro importante, ma qualcosa da affinare e migliorare c’è. Detto ciò, il nostra RosaRosè, vale a dire la versione in rosato del Nero di Troia ha ottenuto riscontri entusiasti. E pure la Malvasia non è passata inosservata in quel di Bologna”.   

stefano mauri

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