Cosa rimarrà alla prossima tornata dei consiglieri comunali della maggioranza Bonaldi? Le previsioni di Sussurrandom

Cosa rimarrà alla prossima tornata dei consiglieri comunali della maggioranza Bonaldi? Le previsioni di Sussurrandom

Settimana scorsa abbiamo inaugurato questa serie di pezzi in cui diamo un po’ i numeri. Per una volta non pagelle ma ipotesi su chi andrà o chi resterà nell’ambito della politica cremasca alla prossima tornata amministrativa. Abbiamo iniziato a ipotizzare cosa faranno gli assessori della giunta Bonaldi in caso di Bonaldi 2. A sto giro parliamo dei consiglieri comunali di maggioranza, ovviamente senza ipotizzare quale parte politica vinca. Una considerazione prima di iniziare. In questi quasi 5 anni tutte le dimissioni e i cambi in corsa in consiglio comunale sono succeduti in seno alla maggioranza. I 9 rappresentanti delle minoranze sono stati ritti al loro posto. Poi faremo qualche considerazione su ciò.

Iniziamo dalla Lista Bonaldi. Sono ben 9 gli eletti qui. Ben tre i cambi accaduti per motivi vari.

  • Vincenzo Cappelli, possibilità che rimanga in politica 95%. Don Vincenzo è inaffondabile. Nelle ultime tornate è stato vicesindaco e a sto giro presidente del Consiglio comunale. Crediamo che in qualche lista di certo troverà posto. Di certo una civica, oppure in quella del Pd (che di fatto era questa Lista Bonaldi).
  • Gianluca Giossi, possibilità che rimanga in politica 100%. Uno dei nomi nuovi di seconda linea ma molto presenti che si sono imposti in questi 5 anni. E’ diventato capogruppo del Pd, la Bonaldi partì da qui per fare il sindaco. Spesso ha risposto per le rime a polemiche e attacchi. Potrebbe pure essere uno da squadra di governo in caso di Bonaldi 2.
  • Emilio Guerini, possibilità che rimanga in politica 90%. Guerini bazzica da sempre. Non si è sentito molto in sti anni, ma su luogo di culto islamico e unioni civili sì. Secondo noi è un nome quasi certo tra le liste del centro sinistra. Anche per essere eletto.
  • Paolo Valdameri, possibilità che rimanga in politica 40%. Un po’ un oggetto misterioso della lista. Non è apparso praticamente mai. Non ricordo suoi interventi sulla stampa polemici o meno. E’ giovane, prodotto della parte moderata cattolica del Pd. Potrebbe stare nelle liste in posizione di rincalzo, o forse no. Diremmo lievemente superiore la possibilità che sia no.
  • Lidia Severgnini, possibilità che rimanga in politica 80%. La più giovane credo. Ha avuto sulle spalle una commissione non certo facile, quella urbanistica. Abbastanza mediatica dopotutto. E’ una di quelli che potrebbe pure aspirare a qualcosa di più.
  • Gianantonio Rossi, possibilità che rimanga in politica: SV. E’ entrato in consiglio comunale l’8 settembre del 2015. Me ne sono reso conto solo al momento di controllare i nomi per sto pezzo. Non saprei che dire, non so neppure che viso abbia. Non me ne voglia. Mi sembra solo un rincalzo alla fuoriuscita di Luigi Galvano (anch’esso poco presente), di cui non conosco i motivi.
  • Teresa Caso, possibilità che rimanga in politica 100%. Sono quelli che ci sono sempre stati e sempre ci saranno. E’ subentrata ad un altro inaffondabile, Felice Lopopolo, il 17 settembre del 2013. Fedelissima del Pd. In un modo o nell’altro sarà presente. Magari in comune no, in via Bacchetta sicuro.
  • Pietro Mombelli, possibilità che rimanga in politica SV. E’ subentrato a Matteo Piloni quando quest’ultimo è divenuto assessore il 16 aprile del 2014. Stesso discorso fatto per Rossi.

Il discorso si fa davvero interessante quando si parla di Rifondazione Comunista. I rifondaroli ne hanno combinata una più del diavolo. Erano entrati con Beppe Bettenzoli (100%) e Mario Lottaroli (90%) entrambe dimessi per lasciare spazio alla linea morbida di rifo che è rimasta in maggioranza a dispetto di tutto e tutti fino alla fine. Di loro parleremo settimana prossima. Sono subentrati Camillo Sartori (60%) anch’esso poi fuoriuscito. Chiudono il mandato con seduti in comune:

  • Renato Stanghellini, possibilità che rimanga in politica 100%. Renato ce l’ha nel sangue e la fa dal basso. Rimarrà, e meno male.
  • Lucia Piloni, possibilità che rimanga in politica 90% La conosco poco ma mi sembra anche lei un militante di ferro della sinistra cremasca. Nessuno dei due sarà di certo però tra i consiglieri comunali, ammeso che Rifo ne acciuffi. Rifo sarà sola e con volti nuovi.

Ecco i due eletti della civica Buongiorno Crema, maggioranza morbida.

  • Matteo Gramignoli, possibilità che rimanga in politica 90%. Quattro quatto si è preso spazi. Molto ecumenico, un piccolo sfondone sulle minacciate dimissioni poi non rispettate sul discorso pompa bianca. Potrebbe essere tra quelli che faranno di più.
  • Sebastiano Guerini, possibilità che rimanga in politica 90%. C’è da molto anche lui. Molto attivo tra diocesi e sociale. Non ci sono motivi per cui dovrebbe defilarsi.

E siamo a Sel. Qui il discorso secondo noi è complesso. Abbondantemente finito l’esperimento società civile in questi anni si è vista l’imposizione di Franco Bordo, arrivato in parlamento. Quindi….

  • Emanuele Coti Zelati, possibilità che rimanga in politica 30%. Molte, molte, molte meno che ritorni in consiglio comunale. Coti Zelati magari troverò spazio in qualche civica? Boh, forse si è troppo qualificato in Sel e appunto è il prodotto di un esperimento che non ha funzionato. In questi 5 anni si è distinto per alcune cose fatte ma chi segue la vita politica cremasca tende a ricordarlo per le infinite liti con Agazzi, e non da ultimo per il fatto di avere alzato l’asticella delle schermaglie politiche con un paio di querele.

Per finire il consigliere di Lavoro e Impresa che ha sostituito l’eletto Agostino Alloni (100%) il 23 febbraio del 2013, allorché Ago si è dimesso per andare in regione.

  • Dante Verdelli, possibilità che rimanga in politica SV. Come per i due poco conosciuti, da me, della Lista Bonaldi non saprei dire. Non lo ricordo troppo attivo e polemico. Non so neppure dove si collochi con precisione. Probabile una mancanza di attenzione mia.

La settimana prossima tocca ai 9 consiglieri comunali di opposizione. Poi faremo i grandi nomi esterni. A maggio vedremo quante cazzate abbiamo scritto e quante cose invece abbiamo preso.

Emanuele Mandelli

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