Venerdì 30 maggio ore 21, al Folcioni suoneranno per i saggi finali i pianisti della classe del M° Enrico Tansini.  Ascolteremo la notissima sonata “La tempesta” N 17 in Re minore, di Ludwig van Beethoven eseguita da Mina Filipponi.

Composta a Vienna nei primi anni in cui l’autore stava nella capitale absburgica, è una pagina di grande bellezza, in cui l’eleganza dei temi, rielaborati con straordinaria fantasia e ricchezza, colpisce fin dalla prima volta che la si sente e piace sempre di più negli ascolti successivi per la forza efficace e
insieme evocativa che conquista senza riserve.

Quindi Michele Gallini proporrà un Impromptu  dell’opera 90 di Franz Schubert, il più viennese dei musicisti viennesi. Gli Impromptu dell’opera 90 hanno un carattere definito e strutture chiare, limpide. L’ineguagliabile fantasia dell’autore si compone in forme pulite, adamantine. Godibili
per la grazia incantevole dei temi pacati che si alternano con momenti vivacissimi, rappresentano tutta la forza espressiva del romanticismo.

Un particolare di queste composizioni: l’uso insistente delle scale che diventano una risorsa di fascino impareggiabile. Ed ecco, infine, Gabriele Duranti, reduce dall’ennesimo concorso dove ha conquistato il primo premio, a San Donà di Piave. Di questo dotatissimo allievo del Folcioni è già stato detto tanto, poichè recentemente ha sbaragliato i concorrenti di tutti i concorsi a cui ha partecipato.

Lo ascolteremo con piacere nella splendida Ballata N 2 di Franz Liszt, molto impegnativa, irta di difficoltà tecniche, dura prova anche per i virtuosi più agguerriti. Siamo sicuri che questa giovane promessa del pianismo l’affronterà con la solita disinvolta sicurezza e con una interpretazione sensibile e vibrata, come ha già fatto in tutte le occasioni in cui l’abbiamo incontrato, Interessante rendez-vous, dunque. Da non perdere assolutamente! (Ingresso libero)

Eva Mai

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