Garibaldi è stato qui citando il film indipendente del 2010 di Spencer Susser che a sua volta citava altri mille riferimenti da cultura popolare parliamo dell’eroe dei due mondi. Mentre la Città Giocattolo dedica alla figura del pro nipote Peppino, che andò in Francia a combattere durante la I guerra, una mostra, noi abbiamo ritrovato una delle lapidi cremasche dedicate a Garibaldi sul sito www.rete.comuni-italiani.it. Sarebbe bello conteggiare quante lapidi che ricordano il passaggio di Garibaldi sono sparse per la nazione. Probabilmente molte più dei giorni che visse. A Crema Garibaldi ci passò il 10 aprile del 1862 in occasione dell’inaugurazione del tiro a segno. La storia era narrata in un libercolo pubblicato all’epoca e ristampato in 299 copie in anastatico dall’associazione L’Araldo in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Nel libretto è riportato per intero il discorso che l’eroe dei due mondi tenne in occasione dell’inaugurazione del tiro a segno. Un discorso particolarmente importante in quanto preconizzava la presa di Roma e Venezia che ancora non erano state annesse all’Italia unità un anno prima. La breccia di Porta Pia che sottrasse Roma al potere papalino sarebbe avvenuta 9 anni dopo, il 20 settembre del 1870 e in quel periodo Garibaldi stava formando culturalmente e militarmente gli Italiani.

Per vedere la pagina della lapide di Crema clicca QUI

 

 

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