Il Salame Cremasco? Proviamolo con il Rosè Cellarius Guido Berlucchi

Il Salame Cremasco? Proviamolo con il Rosè Cellarius Guido Berlucchi

Quella di lavorare per ottenere la Dop per il salame cremasco è una missione che pare pensata apposta per Antonio Bonetti, cuoco, appassionato ricercatore, Tavoliere e patron del ristorante Bistek di Trescore Cremasco. Del resto il buon Antonio anni fa si adoperò, con esito positivo, per ottenere analogo riconoscimento per il formaggio Salva, quindi la strada la conosce. Ma torniamo al salame per suggerire di abbinare, questo nobile, saporito salume (versione appunto alla cremasca) ad una bottiglia di Franciacorta Berlucchi Rosè Cellarius (www.berlucchi.it).

Ottenuto da une Pinot Nero e Chardonnay, alla vista questo spumante presenta un perlage sottile, continuo, il colore è un rosa cipria intenso, con belle sfumature violacee. Ma sono i profumi di questo nobile Franciacorta (incanta e non stanca) che catturano: note eleganti, tipiche di frutti di bosco, con fragole selvatiche e lamponi che staccano accompagnando una piacevole, tipica vinosità, profumo quest’ultimo derivante dalla breve macerazione del Pinot Nero sulle bucce in fase di vinificazione.

Il sapore spicca per personalità, con corpo e struttura notevoli, ben supportati e quindi equilibrati nell’insieme, da interessantissima sapidità, caratteristica questa del grandi spumanti italici Made in Franciacorta. E l’azienda Guido Berlucchi, grazie al suo patron Franco Ziliani (tra i fondatori dell’importante cantina bresciana e pioniere del Metodo Classico Franciacortino) è stata appunto tra le prime a produrre spumanti (facendo così tendenza) sulle romantiche rive del lago d’Iseo.

Stefano Mauri

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