Si è tenuto il primo incontro dell’Area Omogenea Cremasca della mia Sindacatura. Era forte ed evidente l’aspettativa dei colleghi Sindaci nel conoscere il disegno di sviluppo territoriale che ha in mente Crema, soprattutto alla luce della recente ricomposizione della frattura che ha spaccato il cremasco negli ultimi anni. Una prospettiva che ho sintetizzato nel testo che ho condiviso in assemblea e che vi propongo qui di seguito.
Il clima è stato ottimo, di collaborazione, apertura, fiducia e consapevolezza.
Il documento è stato valutato molto positivamente dalla totalità dei presenti.
Se il buongiorno si vede dal mattino, potremo lavorare molto bene, insieme, per il Cremasco. E sono certo che accadrà.
Crema si rafforza se si rafforza il suo territorio. Il territorio si rafforza se si rafforza Crema. Non c’è altra strada. Il nostro destino è comune.
Per questo motivo dobbiamo continuare a lavorare per costruire un territorio cremasco sempre più coeso e compatto. Dobbiamo cogliere l’occasione della ritrovata unità per rilanciare politicamente, con convinzione trasversale, una maggiore integrazione territoriale, con strumenti rinnovati.
La coesione del Cremasco passa inevitabilmente da una revisione dell’organismo che la rappresenta. A fronte di un’evoluzione in atto di Consorzio.it come centro di competenza sempre più skillato nell’offrire un supporto operativo ai comuni cremaschi, è necessaria una riorganizzazione dell’Area Omogena, intendendo con ciò una ridefinizione profonda del suo assetto istituzionale. Non si tratta, quindi, della rivendicazione di ruoli o di posizioni. Anzi, colgo l’occasione per ringraziare sentitamente il Sindaco Casorati per il lavoro paziente, gravoso, che è stato chiamato a svolgere. Ma di una revisione dell’architettura istituzionale dell’Area Omogenea, capace di renderla molto simile ad un ente locale intermedio tra il Comune e la Provincia, affiancando alla figura del presidente un organo che, come le giunte nei Comuni, attribuisca ai Sindaci del circondario specifici ambiti di competenza per integrare, programmare e sintetizzare gli indirizzi politici espressi dall’assemblea dei sindaci dell’Area Omogenea e individuando in Consorzio.it il suo braccio operativo. Ritornando a quell’assetto originario di distinzione netta dei ruoli di indirizzo e di esecuzione tra l’Area Omogenea e Consorzio.it, arricchendo l’assetto, nella visione che intendo sottoporre alla vostra attenzione, attraverso una Giunta dell’area omogenea che presidi le progettualità affidate in fase esecutiva alla società dei Comuni, con compiti operativi per sostenere e realizzare gli indirizzi politici espressi dagli organi dell’Area Omogenea.
Il Circondario Cremasco dovrà essere un sistema territoriale integrato ed equilibrato con una pianificazione e una gestione associata dei servizi per diventare un protagonista affidabile e forte in Provincia, costruendo relazioni basate sulla reciprocità, su una comune visione, sulla valorizzazione dei territori e della loro autonomia nel processo di programmazione e pianificazione integrata. La nuova struttura circondariale tra comuni dovrà promuovere, l’efficienza ed efficacia delle pubbliche amministrazioni, il controllo della qualità, la trasparenza, la difesa dei beni comuni e pubblici, la sussidiarietà tra pubblico e privato. E dovrà farlo, in particolare, in merito alle sfide della transizione ambientale e digitale, cominciando dalle partite su cui abbiamo iniziato a ragionare: progetti IT, comunità energetiche, rete ciclabile sovracomunale, smaltimento dei rifiuti. E potrà farlo anche razionalizzando alcuni servizi su scala territoriale, ponendo determinate competenze a fattor comune, pensando ad esempio al SUAP o a forme consorziate di Polizia Locale.
Così postò via social Fabio Bergamaschi, sindaco di Crema, pronto a discutere di strategie, per il territorio, anche con la vicina Lodi del primo cittadino Furegato. Ah … Cinzia Fontana, assessore al bilancio e Territorio è della partita nel rivedere alcune tematiche dell’area omogenea che verrà
stefano mauri