L’altra faccia di Enzo Iacchetti, intervista a cuore aperto all’Enzino nazionale tra associazioni e piccoli miracoli musicali

L’altra faccia di Enzo Iacchetti, intervista a cuore aperto all’Enzino nazionale tra associazioni e piccoli miracoli musicali

Enzo Iacchetti concede un’intervista a Sussurrandom. Inutile dire che ne siamo lusingati e, soprattutto, elettrizzati. L’Enzino nazionale, sempre sensibile alle emozioni altrui, fa del suo meglio per  evitarci inutili balbettamenti e prende in mano il pallino:

L’ultima volta che sono stato a Crema risale a circa cinque anni fa. Al teatro San Domenico, con l’amico Giobbe Covatta, presentammo la commedia ‘Niente progetti per il futuro’ e il pubblico cremasco rispose alle grande. Spero di ritornarci anche se gli impegni di lavoro nel breve e medio periodo non prevedono una nuova tappa nella vostra ‘città giocattolo’, come la chiamate voi di Sussurrandom.”

Il sodalizio con Giobbe Covatta funziona benissimo, come dimostra l’ultimo lavoro, “Matti da slegare”, per la regia di Gioele Dix, che sta riscuotendo applausi ovunque e che tornerà sulle piazze italiane a partire da febbraio 2017.

“Giobbe e io lavoriamo insieme da non so quanti anni. Siamo in perfetta sintonia, sia sul palco che fuori.”

Fuori vuol dire soprattutto un forte impegno nel mondo del volontariato. Un’attività, quest’ultima, che se esaminata tra le righe rivela dati sorprendenti, tanto che nel 2012 Enzo Iacchetti ricevette un importante riconoscimento quale “voce della solidarietà”. A tale proposito vogliamo ricordare un episodio che risale a quel periodo: “Iacco” produsse e interpretò alla sua maniera un album dal titolo “Acqua di Natale”, una “robetta” da 35 mila copie. Racconta, non senza un filo d’emozione:

“La canzone ‘Buon Natale’ si avvalse del contributo canoro, a titolo individuale, di Mina, Roberto Vecchioni, Enrico Ruggeri, Claudio Baglioni e Lucio Dalla. Ecco, credo che quella fu l’ultima volta in cui Dalla entrò in una sala d’incisione.”

Per la cronaca, il ricavato venne devoluto a favore dell’Amref, che lo impiegò per la costruzione di una diga adibita alla raccolta di acqua piovana in Kenia, in una località a circa 50 chilometri da Malindi.

“In qualità di ‘testimonial’ – prosegue  – collaboro da molti anni con la Fondazione Arca Onlus, la cui attenzione è rivolta principalmente ai ‘senza tetto’. Non credo di peccare di presunzione, ma i risultati parlano chiaro. A Milano gestisce autonomamente tre strutture  messe a disposizione dal Comune in quanto dismesse e ristrutturate direttamente dalla Fondazione. Oltre a distribuire gratuitamente pasti quotidiani (la cosiddetta prima necessità, ndr), assicura un servizio di assistenza sanitaria tramite la presenza (volontaria) di medici e infermieri.”

Con quella faccia un po’ così che si ritrova, l’Enzino nazionale rappresenta un sicuro richiamo anche se fosse obbligato a stare  zitto. Ma sotto la “cutica” i neuroni son sempre in piena attività e quando s’incontrano con quelli di un tipo altrettanto singolare, che all’anagrafe si chiama Maurizio, ma che è più conosciuto come Icio de Romedis, ne salta fuori un’altra bella storia:

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“Icio è un altro di quei pezzi da novanta che si occupa d’iniziative solidali. A suo nome esiste una Onlus, collegata ad Arca, che si dà da fare per la ricerca e la realizzazione di pozzi d’acqua in Africa. Quel matto ha buttato giù il copione per un cortometraggio dal titolo ‘Oggi offro io’. Pronti e al lavoro. Oltre al promotore e al sottoscritto, all’appello hanno risposto Giobbe Covatta, Lucia Vasini, Corrado Tedeschi, Giacomo Valenti e Marco Belli, con la regia di Valerio Groppa e Alessandro Tresa. A breve il Dvd verrà messo a disposizione sul Web. Assicuro che l’utilizzo dei fondi raccolti verrà, come sempre del resto, verificato personalmente dai promotori delle iniziative.”

Dunque, anche in questo caso, Enzo Iacchetti ci mette la faccia. Ma in politica, in politica nostrana, come la mettiamo?

“Molti anni fa, quando abitavo a Maccagno ed ero uno fra i tanti lavoratori frontalieri che facevano la spola con la Svizzera, venni eletto consigliere comunale di minoranza nelle file del Pci. La sensibilità politica me la porto addosso, ma i travagli anche scandalosi che seguirono alle speranze innescate da “Mani pulite” lasciarono il segno anche dentro di me. Ho smesso di votare circa 20 anni fa. Poi salta fuori ‘sto M5s’, i cui presupposti fondativi rimangono tuttora validi. Così sono tornato nella cabina elettorale, consapevole del fatto che i grillini ne avrebbero pagato lo scotto. Roma? Alla sindaca diamogli tempo. Nei suoi confronti, per ora, vedo un accanimento mediatico che desta parecchie perplessità.”

Torniamo all’Enzino nazionale, cioè all’uomo da palcoscenico.

Lei, alcune sere fa, a Porretta Terme, è riuscito a far ricantare  Francesco Guccini, almeno l’ultima strofa della celebre “Fiera di San Lazzaro”. Il “Maestrone” aveva promesso che non avrebbe mai più cantato in pubblico. Come ha fatto? QUI il video

“Posso dire che non vi è stato nessun accordo segreto, semmai una intuitiva e comune visione d’insieme per rendere più efficace il nostro duetto. Voglio però aggiungere che mio fratello ancora non ha smollato i duecento euro della scommessa. Conoscendolo… Nel frattempo il buon Francesco ha nuovamente reclamato la metà della scommessa, che ho rimborsato di tasca mia. Vatti a fidare…”

Per finire. Cosa farà da grande?

“Dipende cosa s’intende per grande. Da metà novembre a fine gennaio torno a ‘Striscia’ con l’amico Ezio Greggio. Delle repliche con ‘Matti da slegare’ s’è detto. Nel frattempo lavorando a un nuovo quanto ambizioso progetto. Come sapete, sono un grandissimo estimatore di Giorgio Gaber e mi sto chiedendo come il ‘Signor G.’ potrebbe interpretare le vicende attuali. Una visione, credo, in cui la comicità assume suo malgrado altre sfaccettature, piuttosto amare.” 

Ps. Al fatto che fra un paio d’anni voglia andare in pensione non ci crede nessuno (ndr).

bc

Nelle foto: Enzo Iacchetti e Icio de Romedis in una scena e durante le riprese di “Oggi offro io”.

 

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