Le colorate sfumature del pirotecnico e … Diabolik giallista Andrea Carlo Cappi

Le colorate sfumature del pirotecnico e … Diabolik giallista Andrea Carlo Cappi

Saggista, autore di racconti, fumetti, curatore di collante e antologie e, soprattutto scrittore eclettico, tanto vulcanico quanto creativo, Andrea Carlo Cappi, per la letteratura italiana è un personaggio decisamente interessante e giustamente assai seguito. Particolare non indifferente: ha scritto romanzi e storie originali con protagonisti personaggi del fumetto italiano quali Martin Mystère (creato da Alfredo castelli), Diablolik ed Eva Kent (ideatrici le sorelle Giussani). Con lui, direttamente dal suo buon ritiro in Spagna nelle Baleari, abbiamo scambiato due parole.

Quando hai deciso di scrivere romanzi con protagonista, tra gli altri, Diabolik, ti aspettavi di ricevere così tanti e meritati consensi e gradimenti?

All’inizio ero semplicemente… abbagliato dalla possibilità di poter lavorare sui personaggi di una serie leggendaria che oltretutto – ma questo l’ho scoperto solo mentre scrivevo il primo romanzo – mi aveva fortemente influenzato come scrittore. Quando uscì il primo romanzo, “Diabolik-La lunga notte”, sapevo di dover vincere la diffidenza dei fan più severi, che (giustamente) temevano che potessi stravolgere o tradire i personaggi. Cosa che in realtà non sarebbe potuta avvenire, perché tutto quello che scrivo di e su questa serie ha la supervisione (oltre che la preziosa consulenza) della redazione di “Diabolik”, compreso il mio nuovo ebook sui retroscena del Re del Terrore, “Fenomenologia di Diabolik” appena pubblicato da Algama Editore. Detto questo… l’entusiasmo con cui tanto la redazione quanto i lettori di Diabolik accolgono i miei libri è sempre una sorpresa. E il calore umano dimostrato dagli appassionati in occasione di vari pranzi e raduni è sempre un’enorme soddisfazione.  

Cosa bolle nella tua pentola creativa per il futuro?

Qualcosa di nuovo per quasi tutti le mie serie. Soprattutto nel mondo che raccoglie molti dei miei personaggi seriali, il cosiddetto “Kverse”, già popolato da Medina, Nightshade e Sickrose e i loro comprimari, che in quest’ultimo anno ha visto affermarsi un nuovo protagonista, Toni Black. Oltre al romanzo “Black and Blue” stampato da Cordero Editore, è in preparazione una raccolta in ebook (arricchita da un inedito) delle storie di Black apparse come miniserie sul magazine online “Fronte del Blog”, sarà pubblicata da Algama nella collana digitale Kverse, in cui già sta uscendo la riedizione cronologica delle prime storie di Mercy “Nightshade” Contreras: sono già disponibili gli ebook “Malagueña”, “Dossier Contreras” e i primi tre della serial “Missione Cuba”, presto completati da altri due volumi. 

Al di fuori del Kverse, vorrei riprendere il mio ciclo delle vampire, “Danse Macabre”, continuare con i racconti e romanzi brevi di Antonio Stanislawsky (il mio prete-spia del Vaticano del futuro) di cui è in uscita a breve una nuova storia, completare un romanzo di fantascienza noir – erotica che sto scrivendo con la mia abituale co-autrice Ermione (con cui ho appena pubblicato da Algama gli ebook “Tutto il ghiaccio del mondo” e “Cosplay”) e, naturalmente, proseguire le mie saghe originali dedicate rispettivamente a Diabolik & Eva Kant e a Martin Mystère. Fondamentalmente, vorrei poter dedicare più tempo a scrivere che a tradurre, attività che assorbe buona parte del mio tempo. 

Dalla Spagna dove ti trovi per un buon ritiro come vedi l’Italia?

Vedo poco l’Italia e molto gli italiani che vengono qui in vacanza qui, portandosi dietro i loro pregi e difetti. Ho notato che leggono sempre meno ma mediamente cercano di esprimersi in spagnolo e in inglese, cosa che in passato non avveniva. Certo, c’è ancora chi chiede due “bicchieros” di sangria e chi, abbordando una ragazza che dice di essere “from Sweden” riesce solo a dirle “Sweden? Ibrahimovic!” Molto romantico. Agli italiani che vengono a Magalluf ho appena dedicato “Magalluf Italian Style”, una pagina Facebook e una playlist del mio canale YouTube, con curiosità, foto e video. 

Il tuo vino preferito?

Per questioni affettivo-topografiche, il Binissalem, prodotto nell’omonima località di Maiorca.  

Il piatto preferito?

Non posso vivere senza pasta e qui mi diverto a creare sughi ispirati alla cucina locale.  

A proposito, come se la passa, Carlo Medina, vale a dire il killer al servizio della finanza protagonista di alcune sue storie?

Ultimamente ha lavorato meno per le multinazionali e più per i servizi segreti. So che continua la sua relazione con Mercy “Nightshade” Contreras e suppongo che presto scoprirò che cosa stiano combinando. Intanto si avvicina il ventennale della sua avventura più famosa, “Ladykilll-Morte accidentale di una lady”, ovvero la sua indagine sull’assassinio della principessa Diana… una ricorrenza che spero veda una riedizione di quello che è stato il mio libro più venduto in assoluto.

Stefano Mauri

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