L’ex parlamentare Franco Bordo dice la sua sull’affaire della scuola mai finita di Cl a Crema

L’allora Giunta Bruttomesso ha modificato il Piano per diritto allo studio con cui le amministrazioni comunali chiedono i contributi alla Regione per tale settore. Per cui il Comune, ricordo ancora maggioranza cdx, ha inserito il complesso Charis come priorità da finanziare con 1 milione di euro, togliendo pari importo da altri edifici scolastici che avrebbero avuto bisogno di interventi di manutenzione o ampliamento.
La Regione i soldi li ha dati al Comune, che a sua volta li ha girati a Charis per la realizzazione della scuola di CL.
Realizzazione non avvenuta, come sappiamo, e conseguente restituzione di un milione alla regione da parte del Comune di Crema.
In sintesi è ciò che è avvenuto e hai perfettamente ragione a dire che chi ne è uscito con le ossa rotte è il soggetto pubblico, in questo caso il comune di Crema.
Ora però io continuo a non capire perché non si eserciti quella necessaria azione nei confronti della Provincia affinché si realizzi lì il nuovo polo scolastico pubblico, anziché in via Piacenza.
Questa si che sarebbe una soluzione che sanerebbe una grave ingiustizia subita dalla città e contribuirebbe a dare una soluzione urbanistica a quell’area, come previsto dal pgt
Così postò via social Franco Bordo, ex parlamentare
sm