Palazzetto dello sport, una storia infinita tra progetti doppi e tre amministrazioni… ricostruiamola

Palazzetto dello sport, una storia infinita tra progetti doppi e tre amministrazioni… ricostruiamola

E così giovedì il bando di gara per la realizzazione di un palazzetto polifunzionale arriva in consiglio comunale, nella seduta di giovedì alle 17.30. Ma è una grande novità l’idea di costruire un palazzetto a Crema, nella fattispecie in via Milano?

Ma no. Se ne parla da anni ed i progetti sono stati diversi. Piccolo, grande, faraonico. Ad esempio QUI viene riportato un articolo de La Provincia del 29 agosto 2006 in cui si da conto che tre paesi del circondario si sarebbero offerti per la costruzione del palazzetto: Bagnolo, Offanengo e Madignano.

Ad affermarlo è il progettista scelto dalla Reima, l’architetto Massimiliano Aschedamini di Archistudio. «Il Comune di Offanengo potrebbe mettere a disposizione un’area di 80 mila metri quadrati. Proposte in questo senso sono venute anche dai Comuni di Bagnolo e di Madignano». A Crema, invece, si è fermi alla proposta lanciata dal sindaco Claudio Ceravolo nel corso di un dibattito alla Festa dell’Unità: o l’area della Pierina o quella della ex Voltana. «La Pierina ‘ spiega Aschedamini ‘ era già stata scartata a maggio, all’epoca del primo incontro. È un’area che presenta troppi vincoli imposti dalla Soprintendenza e non è collegata ad una viabilità primaria. Della disponibilità della ex Voltana sono venuto a conoscenza attraverso i giornali».

Ad Offanengo sappiamo che poi la cosa è stata realizzata. Sempre nel 2006 si ritrova un comunicato dell’allora presidente del circolo di An Rachele Ogliari che critica la decisione presa dal comune e riprende le parole di Ceravolo citate nel pezzo precedente:

«Mi piacerebbe sapere cosa pensa la Commissione Sport della realizzazione del nuovo palazzetto. Mi risulta, infatti, che non sia mai stata interpellata in proposito». Rachele Ogliari, presidente del circolo cittadino di An, torna sull’argomento del giorno in tema di impianti sportivi. La Ogliari si dice anche esterrefatta delle affermazioni rilasciate dal sindaco Claudio Ceravolo nei giorni scorsi. «Mi sembra che stia facendo il gioco dello scaricabarile. La Reima è una società della nostra città e tale deve rimanere. E poi come si fa a redigere un progetto se il Comune non indica l’area?».

Se ne riparla anche nel 2009. Il 19 maggio sul sito della Legavolley si parla di un primo progetto:

progetto studiato da Achistudio relativo al nuovo palazzo dello sport polifunzionale al Sindaco Bruno Bruttomesso ed agli assessori all’Urbanistica Massimo Piazzi ed allo Sport e Commercio Luciano Capetti. La proposta avanzata dalle due importanti realtà sportive cremasche, è quella della realizzazione di un Project Financing per la costruzione dell’impianto e per la successiva gestione dello stesso da parte di privati, che vede come capofila della società Promoter proprio la Reima e la Crema Volley. La superficie interessata sarà di 4200 metri quadrati e potrà contare su 2267 posti a sedere estendibili a quasi 3000. Il campo principale potrà essere diviso in due metà, con relative tribune, in modo da consentire il simultaneo svolgimento di più eventi.

Il 9 ottobre del 2009 sempore sul sito della Legavolley si parla di 2 progetti:

I due progetti, quello presentato da Reima e Crema Volley e quello presentato dall’architetto Bettinelli sono in realtà due progetti del tutto diversi e che non devono essere messi in contrapposizione come invece si sta facendo. L’uno, il nostro, realizzato dall’architetto Aschedamini, prevede la costruzione di un palazzetto polifunzionale attraverso il sistema del project financing, che interessa una superficie di circa 7.000 mq; l’altro, quello dell’architetto Bettinelli, prevede la costruzione di un centro dotato di hotel a 50 camere, piscina, centro congressi, polo espositivo, parco commerciale di 21.000 mq con negozi, un centro benessere, per una metratura complessiva di circa 50.000 mq e quindi oltre 7 volte maggiore rispetto al Ns. progetto.

Anche Cremaonline ne parla il 10 novembre del 2010. Lo chiama Il Piccolo principe.

“Il costo? Diciamo sui 5 milioni di euro. Tempi di realizzazione? Almeno 30 mesi. Perché lo facciamo noi? Perché nessun altro si è fatto avanti”. Partiamo dalla fine, con la chiosa di Claudio Cogorno, per raccontare della presentazione del progetto del palazzetto dello sport. Nella sala al primo piano del palazzo provinciale un nugolo di addetti ai lavori, molti d ei quali appassionati di pallavolo direttamente coinvolti nelle due società. Al tavolo dei relatori il vicepresidente della Reima.

La Provincia, 19 giugno del 2013 da adito di un progetto presentato dalla Pallacanestro Crema.

Si tratterebbe di valorizzare lo spazio che si trova tra via Milano e viale Europa, un’area non edificata. Oggi in questo spazio dovrebbe sorgere un parchetto, evidentemente poco utilizzabile visto che si trova tra due strade trafficate. Un impianto sportivo lo valorizzerebbe. L’architetto Enzo Bettinelli, che ha eseguito il progetto preliminare previsto dal bando, ha anche individuato l’area che tra poco diventerà di proprietà comunale in base a una convenzione. Circa 7.000 metri quadri che verrebbero trasformati in una piccola cittadella di sport con la palestra accompagnata da una tribunetta da 100 ponti, spogliatoi, spazi per la società, un campo di calcetto e una club house con un locale da una cinquantina di posti.

 

 

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