Partigiani di pianura, al Galilei di Romanengo il 26 aprile si celebra la resistenza

Partigiani di pianura, al Galilei di Romanengo il 26 aprile si celebra la resistenza

TESS, l’ottava rassegna di Teatro Sociale e Solidale al Galilei di Romanengo, propone una celebrazione della Liberazione attraverso la memoria civile, la letteratura, il teatro e la canzone popolare. Venerdì 23 aprile, infatti, il Collettivo Memoria Civile presenta lo spettacolo “Partigiani di pianura”: alla mattina per le classi seconde e terze della Scuola media di Romanengo e alle 21 per il pubblico. Il gruppo è nato lo scorso anno, in occasione di una serata dedicata al cantautore e scrittore Mario Mantovani, scomparso nel 2006.  Il titolo “Partigiani di Pianura” è lo stesso di un libro di racconti sulla Resistenza, scritti dall’autore di Orzinuovi, pubblicato a Roma da Stampa Alternativa.

Di questi racconti è stato scelto per la messa in scena “Pasqua di sangue”, la storia di una tragedia avvenuta sull’aia della cascina Punte Alte di Camairago, tra Codogno e Lodi, proprio il giorno di Pasqua del ’45. Sul palco: Paolo Losco, voce e chitarre, Roberto Nassini, pianoforte e fisarmonica, Nadia Fascina, violoncello, Matteo Bonavitacola, violino e Fausto Lazzari, voce recitante. Si alternano, in una costante intensità emotiva, momenti dedicati alla narrazione e momenti musicali, nell’interpretazione dei testi di Mantovani e nella brillante rivisitazione dei canti della Resistenza, tra cui il brano “Il Po e i tedeschi” dello stesso Mantovani. La fascia di pianura delimitata dal Po, dall’Oglio e dall’Adda diventa il luogo dove lo scrittore ha disegnato i suoi percorsi poetici, anche grazie alle importanti testimonianza raccolte. Sono partigiani contadini quelli che troviamo nello spettacolo, eroi per caso, giovani che cercano rifugio negli improbabili anfratti della pianura o che tornano a casa la mattina di Pasqua per il calore di una tavola imbandita, con un unico denominatore comune: il rifiuto dell’ottusa violenza della guerra. (ingresso 5€)

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