Questa Cremonese è decisamente rock e sin qui sì è stata straordinaria assai

Questa Cremonese è decisamente rock e sin qui sì è stata straordinaria assai

La Cremonese? Fantastica, superba neopromossa che, ecco sin qui si sta meritando pienamente e … densamente il titolo di squadra rivelazione di questo primo scorcio stagionale. Chapeau!

Sì applausi per mister Attilio Tesser, orma quarta “T” istituzionale e allenatore adatto per guidare questa Cremo sbarazzina. Complimenti anche alla proprietà, alla dirigenza e al direttore sportivo Giammarioli: se uno come Paulinho, fantasista che è un lusso per questa serie B, è infatti sbarcato a Cremona sulle sponde grigiorosse del Po, innanzitutto il merito è dell’esperto, scafato, navigato e inserito nei circuiti che contano diesse. No?

Un calorosissimo grazie va inoltre (e ci mancherebbe) al patron Giovanni Arvedi che… se Brighenti (e se fosse lui la prima punta che manca a completare l’attacco?) e soci sono tornati lassù dove osano le aquile, ecco il merito è fondamentalmente suo. Senza dimenticare che se i grigiorossi non sono falliti anni fa e, se poi, dopo varie vicissitudini sono ritornati tra i “Cadetti” del football, beh è sempre proprio grazie al generoso, instancabile e appassionato patron, un proprietario per intenderci da serie A. Chapeau! Non dimentichiamo poi il centro sportivo, un gioiello per tutto il football italico e il restyling dello Zini, tempio sportivo – calcistico adatto e ideale ad ospitare i tifosi cremonesi.

Ecco, se questi impianti sono al top, pure in questo caso, un grazie grande come una casa va al Cavalier Arvedi.

Nota negativa? Peccato per gli eccessivi pareggi tipo l’ultimo col Venezia. In Laguna ci ha messo lo zampino la sfortuna: Pualinho (in giornata no) ha colpito il palo. Ciò detto applausi per la “Cremo”.

Stefano Mauri

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