Short story, il Male

Short story, il Male

“Apprendista”, questa l’unica concessione che emerse dai sotterranei vapori dello zolfo, quando, in un tempo lontano, prese la decisione di dedicarsi al Male e inviò il curriculum al Maligno. Scontata la risposta: nessun diritto a travestimenti, tanto meno a ricorsi esoterici. La patente se la sarebbe dovuta conquistare sul campo, solo ed esclusivamente con la cattiveria. Senza uccidere, fatta esclusione per le mosche e le zanzare, ché anche al Capo davano fastidio. “Indurre le persone a reagire in maniere scomposta a fronte di fastidi banali ma quotidiani”: tale era la consegna.

In seguito, di quel patto diabolico ne perse un poco la memoria, visto che nulla accadeva, ma il Maligno sorrise, perché comunque aveva già predisposto tutte le circostanze che avrebbero accompagnato il futuro di quella vita superficiale. Infatti, dopo alcuni falliti tentativi per arrivare ai vertici della piramide sociale, scelse una carriera oscura, di poca soddisfazione economica ma di gran pregio alle natiche grasse di Colui che sta a testa in giù nell’ultimissimo anfratto dantesco, laddove le fiamme del centro della terra alimentavano il livore di Lucifero, l’angelo caduto.

Divenne allevatore di ditteri, aracnidi, blattoidei e altre schifezze varie, che provvide poi a spargere a piene mani negli spazi urbani e rurali occupati dagli umani suoi simili. Topi no, perché l’esclusiva l’aveva da parecchio tempo un pifferaio tedesco.

Di quel lavoro oscuro quanto efficace l’Inferno ne fu soddisfatto: gli istinti omicidi che la gente prova nei confronti delle mosche fu argomento più che sufficiente per proporgli un rinnovo del contratto. Ma il nostro eroe fece spallucce, chiese perdono al Padreterno e, consapevole che il suicidio è peccato, andò stoicamente ad ammazzarsi in un luogo sconosciuto.

Non c’è finale a questa storia perché altri aspiranti   avevano già provveduto a inoltrare il proprio curriculum al Diavolo, su carta filigranata. Annotazioni impeccabili, dove si riscontrava la preparazione derivata da uno specifico approfondimento universitario.

“Egregio signore vendo bombe nucleari…”

“Egregio signore, vendo Ogm…”

Beppe Cerutti

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