Silvano Usini, ex campionissimo di pugilato di una boxe, oggi purtroppo scomparsa, lancia il libro di Cesare Castellani

Silvano Usini, ex campionissimo di pugilato di una boxe, oggi purtroppo scomparsa, lancia il libro di Cesare Castellani

“Un saluto e congratulazioni all’amico Cesare Castellani”.

Così postò via social Silvano Usini, ex pugile, o meglio … campionissimo di pugilato, di una bella boxe che fu. Silvano col suo post ha quindi lanciato il libro di Castellani, scritto per la casa editrice Porto Seguro Editore uno splendido romanzo storico, un’ opera veramente importante per Cesare Castellani, noto giornalista cremonese, dal titolo “Il topazio degli Imperiali”. Il volume è’ uno spaccato della vita ai tempi della dominazione spagnola in Cremona e nelle terre vicine. Il personaggio principale è veramente esistito, si tratta di quel Marchese Cesare Stanga che con la sua schiera di bravi terrorizzava le zone del cremonese, del piacentino e del parmense. A completare la trama del romanzo, l’autore ha inserito due personaggi di fantasia, ma veritieri, il pastore Giacomo, la contessa Selvaggia. Vi compaiono anche altri personaggi cremonesi figli delle più importanti famiglie, i Tinti, i Trecchi, i Plasio.

Notevole, frutto di una intensa attività di ricerca storica è l’ambientazione, ricca di particolari come il viaggio da Aosta alle Fiandre attraverso il Passo del Gran San Bernardo o il percorso di Giacomo da Cremona a Montisola nel lago d’Iseo.

Bellissima la descrizione della Festa del Toro che si teneva a Cremona il giorno dell’Assunta in Piazza del Duomo (tale festa venne cancellata su ordine di San Carlo Borromeo nel 1575); in questa occasione lo Stanga provocò tali disordini che ci scappò quasi una rivolta popolare; l’intento del Marchese era quello di impossessarsi di Cremona fortunatamente ciò non accadde.

Cesare Stanga era stato messo al bando da Cremona dopo innumerevoli malefatte e si era rifugiato nella proprietà di famiglia a Catell’Arquato da dove gestiva le sue insane idee. Vengono descritti anche Bardi Vigoleno ed i borghi delle vallate parmensi/piacentine.

L’Autore ci dice che aveva l’intenzione di scrivere un libro di carattere storico del periodo della dominazione spagnola, ma il ritrovamento di una lettera di un discendente del Marchese Cesare Stanga che descrive lo scapestrato antenato, ne ha cambiato l’intento portandolo a scrivere un romanzo.

Un’opera veramente importante per la nostra città, frutto di una grande ricerca d’archivio, ricca di particolari che servono ad inquadrare sia i personaggi che i luoghi descritti.

stefano mauri

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