Parlare di un concerto il giorno dopo avervi assistito è sempre molto difficile, perchè  è difficile tradurre in parole la forza delle emozioni che solo la musica, quella con la M maiuscola, è in grado di scatenare. E lunedì 7 ottobre ad un Forum di Assago stracolmo di un pubblico adorante e caldo, Peter Gabriel con il suo SO LIVE, rielaborazione dello storico concerto di cui quest’anno ricorre il 25° anniversario, ha regalato un appuntamento con la storia della musica. Quindi si può intuire che è stata una bella botta…

Un Peter Gabriel in perfetta forma, come perfetto era l’allestimento del palco estremamente minimalista, arricchito solo da un sistema di luci evocante atmosfere postmoderne (straordinari i bracci meccanici delle luci che rimandavano a mostri metallici fantascientifici) e che ha accompagnato intramontabili come Red Rain, Sledgehammer, Steam, Don’t Give Up e tanti altri ancora.

Molto particolare anche la struttura del concerto, articolato in tre tempi che Peter Gabriel ha paragonato alle portate di una cena: “l’antipasto”, una session acustica a luci spente in cui si sono susseguiti, fra gli altri, una struggente Come Talk To Me e Shock The Monkey; “il salato” dove l’elettrico ha irrotto nell’intimità del momento acustico con una squarcio di batteria e luci da lasciare senza fiato e catapultando il pubblico in tutta la potenza di Sledgehammer, Diggin in The Dirt, una strabiliante Secret World, il tutto ammorbidito da un’allegra Solsbury Hill e una spirituale Mercy Street.

Non è mancato il duetto con la corista, Jennie Abrahamson, che ha dovuto faticare non poco per competere con Kate Bush, ma anche con Paula Cole, in Don’t Give Up. Ed infine, su un esplosione di luci rosse che accompagnano lo scroscio di Red Rain ecco servito il “dessert”. Ma c’è stato anche un quarto tempo, quello dell’ammazzacaffè che si è concluso con un pubblico che, cantando all’unisono Biko, ha salutato un grande Chef.

Il tutto condito da musicisti del calibro di Tony Levin al basso, David Rhodes alla chiatarra elettrica ed acustica, David Sancious alle tastiere e Manu Katchè alla batteria. E che si può dire di più? Solo che ieri sera al Forum di Assago, rimanendo nella metafora culinaria, il signor Peter Gabriel ha offerto una cena da leccarsi le dita.

Monica Buscema

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