Riceviamo e pubblichiamo

Abbiamo finalmente messo la parola fine alla questione, del tutto pretestuosa, delle commissioni consiliari: il Ministero dell’Interno, l’Anci e la Prefettura hanno in vari modi enunciato che la decisione di passarne il numero di componenti da 5 a 3, mantenendo la quota proporzionale della minoranza, era corretta e pienamente legittima, come ogni decisione precedentemente presa dal consiglio comunale, nonostante la cortina fumogena del Pd e dei suoi alleati Marco Guerini Rocco ed Emanuela Lanci.

Parliamo oggi, noi sette della maggioranza di governo. Alla fine, quando è stata risolta ogni questione; dimostrata, senza dubbi, la legalità e la legittimità delle scelte fatte e svelata la pretestuosità della minoranza Pd e dei suoi alleati. Con la consueta consapevolezza che a noi di Progetto per Spino importano solo il territorio, i cittadini e le imprese di Spino.

Dato che per noi conta, più della cattiva politica, la trasparenza, il fare impresa e le tasche dei cittadini, le sedute consiliari in streaming o far pagare meno le utenze ai residenti del Centro Sociale, abbiamo deciso, come previsto dal Ministero, di nominare le commissioni e farle lavorare anche senza minoranza, per scelta non nostra, ma dello stesso gruppo Vivi Spino, che ha rifiutato, al solo fine di bloccare i lavori dell’amministrazione, di individuare il proprio componente.

La nostra amministrazione lavora da sempre secondo i principi di buona gestione, trasparenza e partecipazione democratica. Partecipazione cui la minoranza Pd, pur di fare ostruzionismo, rinuncia, dimostrando che ha usato il tema legato alle commissioni per andare contro gli interessi dei cittadini che i suoi consiglieri eletti rappresentano.Aggiungendo poi l’ardire di portare in consiglio, per mano del segretario Pd Andrea Bassani, una delibera sul regolamento senza il passaggio in commissione, obbligatorio, con il consueto miscuglio d’ignoranza e/o spregio delle regole, condito di offese e bugie.

Forse anche tutta questa messa in scena era solo finalizzata a far entrare Lanci e a confermare Guerini Rocco – evidentemente molto vicini al gruppo Pd, e magari già coinvolti in un patto elettorale per il 2016, come magari anche Angelo Fugazza e Carlo Cornalba, ma questo si vedrà – al posto di Luca Rossini, di modo che la minoranza avesse così il maggior numero di commissari e potesse, come già accaduto in passato in Commissione Urbanistica, far saltare il numero legale non presentandosi e bloccando così le decisioni che i cittadini aspettano. Forse

Ma poco importa. Ora abbiamo risolto ogni questione, e possiamo continuare a fare ciò che più ci sta a cuore: lavorare per i nostri concittadini e le nostre imprese, con la consueta chiarezza e trasparenza.

Paolo Riccaboni

*sindaco di Spino d’Adda

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