Una poesia per l’Autunno Cremasco in questo strano Granducato del Tortello

Autunno Cremasco
Sono tanti
E malinconici
I segni premonitori:
Dal Canale Vacchelli
Che scorre sempre,
Ma con poca acqua…
Al mais tagliato,
Ai ragazzi, alle ragazze
Ormai latitanti,
Dalle vasche serali
Nei giorni settimanali
In quelle vie del centro,
Forse tutte uguali
Oggi un pochino spente
Pure loro,
Come i cuori dei cremaschi
Rapiti, incupiti
In un autunno cremasco
Da poco iniziato,
Eppure già condizionante
Dopo essersi presentato
Senza tante remore,
Con poco clamore
Stefano Mauri
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