Ipazia, Natura e conseguenze del “Mutar del clima”

Ipazia, Natura e conseguenze del “Mutar del clima”

Venerdì 26 ottobre alle ore 21, presso la sala Pietro da Cemmo del Centro Culturale Sant’Agostino di Crema, il dott. Giuseppe Frustaci Direttore scientifico Fondazione OMD , già dirigente del Servizio Meteorologico A.M. ci guiderà in un percorso centrato sul clima. Dalle misure e osservazioni meteorologiche storiche all’attuale percezione del cambiamento in corso, il clima è diventato un argomento centrale in un vasto ambito scientifico interdisciplinare ma inizia appena ad essere preso in considerazione sul piano sociale e politico. Una rassegna critica di metodi, strumenti e idee attuali permettono una più corretta comprensione del fenomeno e delle sue conseguenze nell’attuale confuso e talvolta fuorviante contesto mediatico.

L’atmosfera del pianeta Terra è condizionata dallo spazio extraterrestre, dalla sua composizione e dalla variegata natura della sua superficie. Tutte e tre queste componenti subiscono variazioni nel tempo determinando mutazioni significative del clima che è possibile ricostruire, sia pure con una certa approssimazione, dalle epoche più lontane all’era moderna sulla base di misure e di modelli. Questi ultimi, validati con le prime, permettono preziose proiezioni nel futuro.

Dalla comprensione, sia pure ancora solo parziale, dei processi fisici in gioco e dalla previsione del clima dell’immediato futuro nascono profonde preoccupazioni per la capacità dell’umanità di tollerare i cambiamenti in corso.

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