E’ il Metodo “Festival Imondidicarta” il Modello vincente per la bella Crema

E’ il Metodo “Festival Imondidicarta” il Modello vincente per la bella Crema

Il “Festival Imondidicarta”, kermesse gastro – culturale, magistralmente da anni illumina i dolci autunni cremaschi e … quel “Modello” è decisamente il “Metodo” da seguire per rendere ancora più appetibile, vivibile, godibile e … sì “spendibile” Crema, capitale del Granducato del Tortello, tutta da amare.

Grazie infatti al Festival, il centro San Domenico vive, si sveglia per qualche giorno chiamando numerosi visitatori appunto richiamati dagli ospiti precettati dall’ottimo Enrico Tupone (Chapeau!) e dai suoi preziosi collaboratori. Su tutti, per carità senza nulla togliere a nessuno, ecco Roberta Schira (Ambasciatrice della “Cremaschità” in Italia) e Antonio Bozzo, giornalisti (tra i pochi che sanno comunicare emozionando) di razza (e tante altre belle cose) spiccano perché illuminano senza abbagliare caratterizzando, a modo loro, il “Festival”. Ah … Crema è tra le altre cose patria di blogger consacrati (o consacratisi) all’arte di divulgare il verbo della gastronomia. E… in tal senso, l’esempio della splendida Roberta ritorna straordinariamente didattico. In che senso? Semplicemente la Schira parla e scrive di cose che sa e conosce, e lo fa benissimo, in modalità pop, senza… badate bene, ergersi al centro della scena, ma bensì posizionandosi di lato regalando la giusta platea al suo lavoro.

E … ragionando in tal senso, il “Festival Imondidicarta”, non a caso grazie all’apporto di esperti quali “Madame e Monsieur” funziona perché, clamoroso sulle rive del Fiume Serio… a essere attori protagonisti, al contrario di quanto si fa da altre parti, sì gridiamolo sono i contenuti e non i contenitori o i narratori. Non a caso, un’altra fortunata manifestazione, vale a dire i “Manifesti” (simile, ma diversa a “Imondidicarta”… e stupendamente, ugualmente attrattiva), in cartello sempre in quel gioiello da vivere sempre qual è il Sant’Agostino… lo si gridi, sa attrarre ravvivando l’altrimenti statica estate cremasca. Chapeau quindi a Tupone, alla Schira, a Bozzo, a Stefano Fagioli a tutti gli animatori del “Festival Imondidicarta” e ai seguaci del suo “Metodo”, intuizione geniale, orfana purtroppo (destino bastardo) di due suoi geniali, pionieristici interpreti: Antonio Zaninelli e Angelo Dossena. RiChapeau per loro, ovunque essi si trovino ora.

Stefano Mauri   

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