Giusto perché oggi è il suo compleanno gli passiamo il comunicato stampa integrale che spiega che succede con la seconda fase della sperimentazione della nuova viabilità a Porta Ombriano. Parliamo di Fabio Bergamaschi, auguri. Sabato prossimo però passeremo a vedere che diavolo succede nel sabato di mercato…

ATTUAZIONE DELLA SECONDA FASE DELLA SPERIMENTAZIONE DELLA VIABILITA’DI PORTA OMBRIANO

La sperimentazione del nuovo assetto viabilistico del comparto di Porta Ombriano prosegue come da programma. Ho letto dichiarazioni di alcuni consiglieri di minoranza e ricostruzioni giornalistiche che fanno sorridere, poiché tutto procede come previsto. Nell’ottica di un recupero degli spazi della piazza a misura di pedone e bicicletta, di un ampliamento della zona pedonale, di un miglioramento della qualità urbana di uno dei quattro accessi principali del cuore cittadino, di una ricucitura importante per lo sviluppo del commercio tra la classica passeggiata sull’asse XX settembre/via Mazzini ed il polo commerciale di viale Repubblica, è stato predisposto un progetto che ha tre punti fermi: la realizzazione della rotatoria ed il conseguente decongestionamento veicolare, con abbattimento dei livelli di inquinamento, cosa che è già nei fatti; la creazione di un puro percorso ciclopedonale sull’attuale “terza corsia” di viale Repubblica, con traslazione dei parcheggi sulla sede stradale, in modo tale che si possa consentire ai cremaschi una passeggiata sicura e confortevole davanti alle vetrine; il senso unico in piazza Giovanni XXIII, in modo tale da garantire una vasta pedonalizzazione della vecchia corsia di uscita veicolare dalla piazza, per una passeggiata sicura, per una sosta pedonale gradevole, per uno sviluppo commerciale delle attività di pubblico esercizio, che possono beneficiare di plateatici e contribuire così a creare bellezza e vivibilità in una piazza violentata dalla pressoché esclusiva presenza di automobili.

Posti questi tre pilastri, la direzione dei sensi di marcia delle vie coinvolte non è strategica per l’Amministrazione e, ben sapendo che le cose che funzionano sulla carta possono presentare inconvenienti alla traduzione concreta, ho inteso avviare una sperimentazione di diverse soluzioni prima delle scelte definitive. Credo che sia espressione di prudenza, declinazione della saggezza. Anche perché maneggiando i soldi pubblici, al momento non ho fatto realizzare nemmeno un’opera che non si compatibile con ogni futura scelta.

Questo non è il momento delle sentenze senza appello, ma quello di procedere con la programmata fase due della sperimentazione, per prendere nota dei pregi e di eventuali difetti e poi trarre conclusioni fondate.

Il primo assetto sperimentato è stato perfettamente funzionale sette giorni su sette, fatta eccezione per alcuni picchi di criticità concentrati in poche ore durante i giorni di mercato. Esagerando, due ore per ogni giorno di mercato, ovvero 6 ore a settimana. Ora è il tempo di verificare se la seconda soluzione possa evitare anche queste parentesi negative. Dalla seconda metà della prossima settimana partirà quindi la fase due e sarà valutata per alcune settimane. L’orizzonte verso il quale intendo muovere sarà sempre e comunque quello di una riqualificazione degli spazi pubblici del centro cittadino con estensione delle zone pedonali, come avviene in tutte le più civili città europee. Ciò anche a costo di forzare la mano per cambiare alcune consolidate abitudini di alcuni concittadini. Perché chi amministra o governa, le cattive abitudini ha il compito di correggerle. Chi fa opposizione, invece, può anche liscirgli il pelo, se ritiene. Ma almeno usi coerenza con ciò che proclama. Ed ogni riferimento ai consiglieri del Movimento 5 stelle è puramente voluto, bravissimi a fare gli ambientalisti ed altrettanto bravi a sparare ad alzo zero contro chi la politica ambientale prova ad attuarla davvero.

Ed a proposito dei 5 stelle, non posso esimermi dal prendere posizione rispetto alla polemica mossa relativamente agli attraversamenti pedonali protetti di via Viviani: il giorno in cui i consiglieri Boldi e Di Feo ed il consigliere Agazzi si aggiudicheranno un finanziamento regionale per la sicurezza stradale per il massimo importo previsto, presentando un progetto che giunga al secondo posto in graduatoria nella classifica regionale, perché questo stanno criticando, forse avranno diritto di sproloquiare come stanno facendo, con una dabbenaggine imbarazzante per chi ha l’ambizione di candidarsi a ricoprire posti di responsabilità nel governo cittadino. Evidentemente sono abituati a fare politica ed amministrazione con il giornale il mano, ma la responsabilità vorrebbe che studiassero quotidianamente gli atti amministrativi, oltre che il giornale con il cappuccio alla mattina: prendono per oro colato uno strafalcione giornalistico, pensando veramente che ogni attraversamento pedonale protetto tra quelli realizzati in città in attuazione del Piano di Sicurezza Stradale cofinanziato al 50% dalla Regione sia costato 12.000 € (mentre il costo unitario si aggira intorno ai 3000 €) e lo vendono pubblicamente come elemento di scandalo, perché non c’è nulla di più facile del raccattare il voto di quattro amici al bar dello sparare sciocchezze un tanto al chilo. Ma è la politica più sgradevole. Contenti loro, gliela lascio volentieri. Ognuno poi fa i conti con la propria coscienza.

I consiglieri comunali hanno tutti gli strumenti per chiedere chiarimenti se non all’Assessore (abbiamo peraltro un rapporto tale per cui non ci sarebbe alcuna difficoltà), ai tecnici comunali incaricati. Tutti gli strumenti per andare a leggersi facilmente le carte, come sarebbe loro dovere. Perché se si vuole fare le pulci agli altri bisogna almeno avere il buongusto di documentarsi preventivamente.

Sono estremamente orgoglioso del Piano di Sicurezza Stradale: 700.000 € di interventi in città, 350.000 € finanziati da Regione Lombardia, a tutela soprattutto dell’utenza debole delle strade. Semafori intelligenti, rotatorie, ciclabili, attraversamenti pedonali protetti. E’ stato svolto un lavoro enorme, con il contributo di tutte le forze dell’ordine ed anche sulla scorta delle indicazioni di molti concittadini. I benefici sono evidenti. Vadano per esempio sul viale di Santa Maria per vedere se sia ancora frequente il superamento dei 50 km/h. Vadano a Vergonzana o in via Bramante a chiedere se i nuovi semafori intelligenti non siano un presidio fondamentale per l’incolumità delle persone. Si studino la letteratura scientifica, per la quale le rotatorie sono più sicure degli ordinari semafori.   Non saranno le criticità dell’intervento di via Viviani, peraltro facilmente risolvibili, a macchiare un successo oggettivo relativamente all’aggiudicazione del bando ed il mio impegno straordinario per la sicurezza stradale, che proseguirà con la consueta convinzione; anzi più forte che mai.

Fabio Bergamaschi

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