C’era una volta la rassegna “Eno – Gastronomica”. E l’Accademia c’è ancora?
Riproponiamo una vecchia intervista (datata fine estate 2015) a Franco Larato, deus ex machina dell’Enoteca cremasca “Nonsolovino” e dell’Accademia del Tortello Cremasco.
Il buon Larato (nella fotografia è il secondo da sinistra) una volta organizzava anche la “Rassegna Eno Gastronomica”, kermesse oggi sparita, tra ristoranti del territorio. A proposito: la sua Accademia è tuttora attiva?
Come è nato il tour autunnale da lei proposto per alcuni locali nostrani aderenti alla sua iniziativa?
La mia rassegna è stata concepita come occasione d’incontro con la nostra
cucina, i nostri piatti tipici e i prodotti del territorio. Quando ho iniziato nel 1993
mi ero documentato su iniziative analoghe, in giro per l’Italia, e avevo scoperto
che, per dare una durata nel tempo, non doveva essere o diventare, l’abbuffata in
un ristorante qualsiasi, tanto per mangiare in modo esagerato e pagare un
prezzo contenuto. Ma appunto, doveva incuriosire ed attrarre, sia i cremaschi ma
soprattutto i non, a frequentare questi locali alla ricerca dei piatti più
tradizionali della nostra zona. Ecco perché in tanti anni, sono cambiati tanti
locali : quando non rispondevano, o non rispondono a questo dettato,
necessariamente devono abbandonare la manifestazione.
Come avrà visto, la rassegna del 2015 è una vera innovazione nella tradizione.
Io sono soddisfatto della mia manifestazione, perché non sono venuto meno a
questo impegno e le persone che ci vengono a trovare, anche da molto lontano,
sono molto soddisfatte e me lo manifestano in mille modi, questo mi basta.
Fino a quando promuoverà la sua periodica “passerella enogastronomica”?
La durata della rassegna è non precisabile : diciamo fino a quando mi
divertirò!
Due parole sulla sua Accademia del Tortello?
L’Accademia del Tortello Cremasco è stata la logica conseguenza di 12 edizioni
di rassegna e dopo aver convinto i ristoratori che il nostro piatto bandiera era il
Tortello Cremasco, piatto che abbisognava di un premio da riservare al migliore.
La cosa molto piacevole è che questo ha moltiplicato i contatti in rete e non : tutti
desiderano informazioni e ricette, dove comperare gli ingredienti storici della portata cremasca. Ed è piacevole rispondere al seguente sito: www.nonsolovino.it.
Quale bottiglia abbinare ai tortelli?
Sul vino c’è da discutere : se parliamo di un piatto unico, cioè ci mangiamo un
bel piatto di tortelli e basta, suggerisco un Barchetto d’Acqui, vino rosso dolce,
non dolce con una leggera frizzantezza che pulisce molto bene il palato.
Se invece ci accontentiamo di pochi tortelli e mangiamo anche un secondo, i vini
da abbinare sono molti : possiamo andare da una Bonarda dell’Oltrepò
leggermente amabile a un rosso invecchiato, ma delicato
tipo un Valcaleppio bergamasco.
L’Expo ha giovato al territorio?
L’Expo ha giovato a se stesso e basta, ha drenato un sacco di risorse da tutta
la Lombardia se non da tutto il Nord Italia, perché la gente una volta dentro
non esce e spende e consuma sola là!
Idee in cantiere?
Progetti nuovi sempre, corsi, assaggi e… la degustazione dei Tortelli Cremaschi, in giro per i locali, oppure di quelli che ci portano le signore che in casa fanno dei veri gioielli di bontà, e altre cose che ovviamente non svelo.