Dunque oltre a comprare carne, macellata rigorosamente secondo i dettami islamici, generi alimentari e quant’altro, il negozio in questione, per la cronaca uno dei tanti negozietti gestiti da extracomunitari sorti ultimamente entro le mura cittadine, in pieno centro storico, fa chiaramente propaganda religiosa perché la locandina in questione, per carità nulla di strano, beh è ubicata in bella visione esterna sulla vetrina della bottega in questione a quattro passi della centralissima piazza Garibaldi di Crema.

Visto che siamo in tema, una divagazione sulla questione “Musalla”, quantomeno pare indicativa perché chi ha paura che l’eventuale allestimento di un centro di preghiera islamico possa nascondere secondi fini, beh forse farebbe meglio a rivedere i suoi pensieri, in fondo i seguaci dell’Islam (che non è il male, soltanto vanno condannati certi eccessi e gli estremisti pericolosi, ndr) giustamente già si ritrovano per pregare e in tal senso fanno lecita propaganda.

Ciò detto la soluzione di far pregare i mussulmani sopra il bocciodromo forse sarebbe stato un discorso da approfondire ed è comunque curioso osservare la propaganda filo islam poc’anzi menzionata, più che mai attenta a nutrire corpo e spirito.

Stefano Mauri

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