Così il mitico Ezio Spoldi ricorda i tempi che furono e chiama la festa Zang

Era più o meno il 1990 e a Crema apriva lo Zang Tumb Tumb, un locale “alternativo” destinato a cambiare la vita notturna della città e anche quella di molte persone. Alternativo nel senso che potevi andar lì a bere qualcosa con gli amici, ascoltavi musica oppure ballavi. Insomma una cosa così, senza troppe pretese, assolutamente eterogeneo, dove ti sentivi subito a tuo agio. La sala era piccola, rettangolare, sembrava quadrata ma avrebbe potuto essere anche rotonda perché quando entravi giravi intorno al bancone circolare che stava al centro, e, credo ci sia ancora gente convinta che la sala fosse rotonda. Poi da un lato, in fondo, in una rientranza , c’era un palco in legno, si poteva definire punto in cui si balla e di fianco al palco si trovava la consolle, anch’essa in legno, con tanto di finto gradino per salire, da me ironicamente definita il patibolo. Il patibolo fu da allora, tutti i sabato sera, per 20 anni il mio punto di osservazione privilegiato dello Zang. Essere dj oggi presuppone una conoscenza tecnologica che non mi appartiene e in fondo non mi sono mai sentito un vero e proprio dj, mi definisco un appassionato di musica, ascolto di tutto, sono curioso e mi piace condividere la musica che amo, questo sì.
Mi considero fortunato di aver potuto proporre la musica che amavo e farla divenire la colonna sonora dello Zang, ancora oggi quando ascolto qualcosa di particolare penso: ecco questo pezzo allo Zang ci starebbe benissimo. Presto ci sarà l’occasione per ritrovare quello spirito e quelle emozioni, musicalmente non mancheranno i classici dello Zang, impossibile riproporli tutti ma lo spirito sarà come sempre di mettere la musica con il marchio Zang. Non avrei voluto dilungarmi più di tanto ma qualcosa volevo dire, più che altro per sottolineare quanto importante è stato lo Zang per me. Naturalmente ci sarebbero tantissime altre cose da raccontare, tipo che ogni anno l’interno veniva rivoluzionato grazie all’estro creativo di Beppe Riboli, il quale progettava gli allestimenti più visionari che poi incredibilmente e immancabilmente prendevano forma. Si potrebbe parlare per ore dell’ingresso e gli aneddoti si sprecherebbero, delle serate a tema oppure delle file interminabili per entrare. Insomma questa è la mia visione dello Zang, ognuno, da chi stava dietro al bancone, all’ingresso oppure da semplice cliente, avrà la sua. Quindi non mi resta che invitarvi tutti al grande Party per condividere la nostra visione. One-Night Zang – Sabato 7 aprile 2018 presso la Palestra Forma Club di Via piacenza a Crema.
Ezio Spoldi