Cremaschi e la Maratona di New York: un feeling intenso, speciale, emozionante

C’è chi, come Simona Marchetti, trainer rock e sempre sul pezzo, ecco la mitica, leggendaria Maratona di New York l’ha corsa nel 2011, ma … praticamente la porta sempre nel cuore e … oggi allena ragazze, maratonete, sportive (pure loro rock) tipo Paola Pigozzi che … domenica scorsa, realizzando il suo grande sogno, l’affascinante gara statunitense l’ha fatta per la prima volta in vita sua: Chapeau!
Ci sono poi Emilia Calicchio e Annalisa Colletto, runners appassionate, giramondo, convinte, praticanti che … insieme a tanti altri sportivissime e sportivissimi (, dopo aver corso, appunto lo scorso weekend nella Grande Mela statunitense, ora nel mirino hanno già un altro appuntamento agonistico nel mirino. E non importa se … per così dire, l’evento sportivo da affrontare sia internazionale, nazionale, locale, blasonato, unico (tipo la “maratonissima” newyorkese per esempio), ciò che conta per un runner è … correre, prima per sé stessi, poi per confrontarsi col mondo.
Insomma, grazie ad Emilia, Annalisa, Paola, Giuseppe Polverini e tutti gli altri “corridori” (una volta si chiamavano così, no?) – “maratoneti” o semplici appassionati autoctoni, “alloctoni”, cremaschi di nascita o d’adozione, Crema e la “Maratona di New York” hanno, o meglio, “vantano” un legame intenso. Chapeau e … buon allenamento in vista della prossima gara. No?
Ah … per carità trattandosi pur sempre di eventi agonistici, tutte le maratone, ovviamente nascondono insidie e permettono di conseguire tempi, piazzamenti e risultati. Quindi un maratoneta è pure un vero e proprio agonista, ma quel che conta, in fondo al suo animo, più che partecipare è … esserci e incidere, a modo suo, come può mettendoci tutto, regalando ritmo all’evento. Correre, camminare, marciare, ritmare … beh ecco è tutta buona vita. E … se poi si riesce a portare a casa un bel “tempo personale”, magari è ancora meglio!
Dulcis in fundo standing ovation per la meravigliosa cremonese Maria Bresciani: accompagnata dalla sorella Chiara, la sua Maratona vale, anzi, supera tutte le Champions League vinte, nella leggendaria epopea del Real Madrid. RiChapeau!
Stefano Mauri