Sì il Vinitaly (www.vinitaly.it), vale a dire il salone internazionale consacrato all’enologia internazionale in cartello, dal 9 al 12 aprile in quel di Verona, decisamente è praticamente iniziato. Fratello e figlio d’arte, Dennis Barbieri, The Negociant, beh anche stavolta sarà tra i protagonisti coi suoi vini della kermesse veronese. E con lui, a Verona ci sarà il vino cremonese griffato Decordi.

All’orizzonte già si intravede il Vinitaly, sarai dunque nuovamente protagonista della manifestazione?

Certo, sono uno dei tanti appassionati di questo magnifico mondo di profumi e sensazioni sempre nuove.

E’ sempre importante il Vinitaly in quest’Italia 4.0?

Il Vinitaly rappresenta sempre un punto fermo per tutti gli appassionati del mondo dei vini e dei distillati. Una tendenza in crescita e alla ricerca della qualità.

Sbaglio o aziende quali Cà Maoil e Berlucchi ormai sono sinonimo d’Eccellenza?

No, non sbagli. Entrambe le aziende lavorano ai massimi livelli qualitativi e da anni cercano di portare in alto il nome dell’Italia che lavora e lo fanno molto bene. Rappresentano con impegno il territorio dove producono rispettando la terra con l’utilizzo di tecniche agronomiche biologiche. In cantina la cura è maniacale e la tecnologia all’avanguardia. Nulla è lasciato al caso.

Com’è lavorare per Decordi, azienda vitivinicola cremonese?

Un impegno quotidiano che da soddisfazioni in quanto ci sono molti appassionati all’azienda cremonese che da 100 anni lavora e si muove nel territorio e nel mondo con un export sempre in aumento. La Vinicola Decordi lavora addirittura su tre turni di imbottigliamento per far fronte alle richieste continue che arrivano dal mondo. L’azienda investe in fiere in Brasile, in Russia, in Cina, in Spagna nell’America del nord con risultati veramente interessanti.

Hai iniziato a vendere la birra Labi?

Sì, una vera scoperta. Passione e valori italiani allo stato puro. Efficienza e qualità impressionanti. Un vero gioiello.

E con le serate Astoria fai sempre più tendenza, vero?

Ormai sono passati anni dalla prima festa Astoria. La voglia di divertirsi senza troppi pensieri spinge le persone ad incontrarsi per festeggiare insieme nel fine settimana in compagnia. Musica e balli non mancano mai. Parola d’ordine divertirsi in sicurezza e con equilibrio. Vedo tanti giovani tutte le settimane e devo dire che hanno tanta energia e voglia di fare con educazione e rispetto. Le eccezioni esistono sempre, per carità, ma questa generazione a mio parere cresce molto bene. Sono ottimista per il futuro. Viva il mondo del vino e dei distillati di qualità apprezzati con moderazione.

Stefano Mauri

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